Italo Calvino sosteneva che “Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi”.
Il jazz italiano continua il proprio cammino nelle terre del sisma con la consapevolezza che qualcosa sia cambiato, fuori e dentro di esso; un cammino che persiste nella stessa direzione ma che, dal 2019, cambia la propria natura fatta certamente di musica ma anche di passi, di strade, di terra e di una rinnovata e ancora più profonda solidarietà nei confronti dei centri e delle regioni che negli ultimi dieci anni sono state colpite duramente dai terremoti; un cammino che aiuta a cambiare il mondo intorno a noi ma anche e soprattutto dentro di noi.
Dopo il successo delle edizioni precedenti, “Il Jazz italiano per le terre del sisma” torna con un’edizione rinnovata in prima linea nelle terre del cratere delle quattro regioni coinvolte – Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria - confermando l’impegno e l’organizzazione della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” – con il coordinamento operativo della Associazione I-Jazz – insieme a Mibac, il Main Sponsor SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoIMAIE e ai molti partner tecnici coinvolti.
Un’edizione, questa del 2019, che conferma la grande maratona musicale all’Aquila (con inizio la sera del 31 agosto e concerti in molteplici location della città domenica 1° settembre) e pone all’attenzione del pubblico due vere rivoluzioni che ne caratterizzano il rinnovamento: una settimana di concerti e trekking nel cuore delle Terre del Sisma tra le regioni citate (organizzata da I-Jazz attraverso i propri soci Musicamdo, Young Jazz e Fara Music in collaborazione con Associazione Movimento Tellurico, Trekking, ecologia e Solidarietà) e il focus al femminile del programma concertistico dell’Aquila.
Ecco le due anime de “Il jazz italiano per le terre del sisma” 2019.
L'evento è stato presentato stamane, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Roma, presso la sede del Mibac alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario Gianluca Vacca, del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, del presidente della Federazione 'Il Jazz Italiano" Paolo Fresu.
La Marcia Solidale Dal 24 al 31 agosto, il progetto prende la forma di un percorso di musica e trekking, un viaggio a piedi alla scoperta dell’entroterra di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, sostenere la micro-economia locale e mantenere alta l’attenzione attraverso un cammino a passo lento, uniti dalla passione e dall’amore per il linguaggio universale della musica.
L’iniziativa propone una marcia itinerante solidale e musicale con tappe nei luoghi simbolo delle terre colpite dal sisma. Ogni giorno sarà caratterizzato da concerti gratuiti aperti al pubblico e un percorso escursionistico - da 2 a 7 giorni di cammino - che, partendo da Camerino attraversa Fiastra, Ussita, Castelluccio, Norcia, Accumoli, Amatrice per arrivare a L’Aquila, percorrendo sentieri, strade di campagna, alcuni tratti di strade asfaltate in prossimità dei paesi, con viste panoramiche che spaziano dagli Appennini, ai Monti Sibillini fino ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
Un programma innovativo di musica, trekking e solidarietà diffuso nelle terre mutate dal sisma, per scoprire luoghi di alto interesse paesaggistico e naturalistico e conoscere le specificità enogastronomiche locali, con concerti diffusi e percorsi escursionistici che permetteranno a turisti e appassionati, di viaggiare a piedi nelle Terre Mutate, insieme a una carovana itinerante. Un’idea progettuale portata avanti da I-Jazz insieme a Musicamdo (capofila), Young Jazz e Fara Music è realizzata in collaborazione con le amministrazioni locali, le società di guide e organizzazioni culturali/artistiche, associazioni volontarie che con le loro idee stanno già operando in questo territorio (Movimento Tellurico, TAM, RisorgiMarche, Legambiente, Terre di Mezzo Editore e tutti gli operatori nel settore turismo sostenibile quali Active Tourism e molti altri).
Info e iscrizioni: http://www.movimentotellurico.it/marcia-solidale-in-jazz/
Città dell’Aquila – L’altra metà del jazz Per il quinto anno consecutivo la grande famiglia del jazz italiano torna all’Aquila e lo fa con un nuovo corso progettuale che pone al centro della manifestazione il geneder balance e la creatività femminile.
Due giorni di concerti (31 agosto e 1 settembre), oltre cento musicisti coinvolte, 18 diverse postazioni nel centro storico dell’Aquila con alcune location d’eccezione che verranno impiegate per la prima volta, come l’interno della Basilica di Collemaggio e la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, grandi nomi della musica pop italiana (come Ornella Vanoni e Fabio Concato) e un programma complessivo che vede una netta maggioranza di donne sui vari palchi studiato e ideato da Paolo Fresu e dalle associazioni che compongono la Federazione Il Jazz Italiano: sono questi i punti di forza della parte conclusiva de “Il jazz italiano per le terre del sisma” che, come da tradizione, conclude nel capoluogo abruzzese la propria marcia in una festa musicale per la città e per tutto il jazz italiano.
Qui, il programma completo da scaricare.
La Partita del Cuore e la mostra fotografica a cura di AFIJ Il 31 agosto alle ore 10:00 presso lo Stadio nuovo di Amatrice sarà disputata l’attesa Partita del Cuore che vedrà impegnate in campo la Nazionale Italiana Jazzisti Onlus e la Nazionale Terremotati. Per la Nazionale Jazzisti scenderanno in campo tra gli altri Paolo Fresu, Max De Tomassi, voce storica di Rai Radio 1 nonché Amatriciano doc, Costantino Ladisa, Max Paiella, Fabrizio Salvatore, Lucrezio De Seta mentre la Nazionale terremotati sarà capitanata da Francesco Pastorella, Presidente della Nazionale Terremotati e allenata dal mister Sergio Pirozzi.
Il ricavato della partita andrà per la ricostruzione della casa della musica di Amatrice.
Una novità che caratterizza la prossima edizione è la realizzazione della mostra fotografica allestita e curata dall’Associazione Fotografi Italiani di Jazz (costituitasi a inizio 2019 e membro della Federazione) in una location all’Aquila (con molta probabilità sarà il Ridotto del Teatro Comunale). La Mostra “I fotografi italiani per le terre del sisma” è solo una piccola parte dell’immenso lavoro di oltre 50 fotografi coordinati negli anni da Paolo Soriani, Andrea Rotili ed Emanuela Corazziari per il volume realizzato da MIdJ dedicato al progetto. Alcuni di questi fotografi sono confluiti nella neonata Associazione Fotografi Italiani di Jazz e sono stati invitati a partecipare con i loro scatti più rappresentativi a questa mostra.
L’AFIJ quest’anno con il patrocinio della Federazione del Jazz Italiano coordinerà il lavoro di 5 fotografi intorno a singoli progetti autoriali dedicati a questa edizione 2019. I materiali realizzati saranno poi raccolti e diventeranno una mostra e un libro. Gli scatti che saranno esposti nella mostra del 2019 sono a cura di: Pino Ninfa, Paolo Soriani, Andrea Rotili, Pino Passarelli, Paolo di Pietro, Costantino Idini, Roberto Manzi, Daniela Franceschelli, Mario Catuogno, Gianluigi Iovino, Riccardo Crimi, Gabriele Lugli, Michele Bordoni.
La manifestazione è promossa da Mibac – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dal Comune dell’Aquila, sostenuta dai Comuni di Accumoli, Amatrice, Camerino, Fiastra, Norcia, Usssita e da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in qualità di main sponsor, con il supporto di NUOVOIMAIE e il contributo tecnico di CAFIM, Associazione Movimento Tellurico e organizzata dalla Federazione con il coordiamento dell’Associazione I-Jazz e il contributo di Casa del Jazz.
"Portare l’arte in terre martoriate da eventi terribili come i terremoti rappresenta il ritorno della vita – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli - Per questo il mio ministero da sempre è un grande sostenitore della vostra bellissima iniziativa. Il jazz, poi, si presta particolarmente, con le sue dissonanze e i suoi suoni spesso immaginifici, a restituire gioia e spensieratezza. Mi auguro possiate portare, nelle quattro vostre tappe di quest’anno, Camerino, Norcia, Amatrice e L’Aquila, un po’ di serenità, come spesso solo la musica sa fare”.
“Come Società Italiana degli Autori ed Editori siamo da anni impegnati in prima linea in progetti e manifestazioni come Il Jazz italiano per le terre del sisma, che fanno camminare insieme musica e solidarietà sul percorso di ricostruzione del tessuto sociale e culturale delle popolazioni colpite dai tragici eventi naturali che hanno sconvolto l’Italia negli ultimi anni”, ha aggiunto il Presidente SIAE Giulio Mogol. “Con Italia Loves Emilia, SIAE per Amatrice, RisorgiMarche, la ricostruzione della scuola di Sarnano al fianco della Andrea Bocelli Foundation continuiamo a essere dalla parte di chi trova nella cultura il motivo e lo strumento di ogni ripartenza”.
“Dopo quattro anni la manifestazione si modifica nella forma ma rimane invariata nella volontà di portare solidarietà e attenzione alle popolazioni colpite dal terremoto – le parole dei membri della Federazione presieduta da Paolo Fresu - La Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, nata il 13 febbraio del 2018, sarà il motore creativo e organizzativo dell’evento in comunione con le associazioni di Lazio, Marche e Umbria raccogliendo così le istanze delle quattro Regioni interessate dal sisma. Questo nuovo corso pone la progettualità e la creatività femminile al centro di tutta la manifestazione. Per quanto storicamente il mondo musicale - in particolare quello del jazz - siano stati sempre ad appannaggio maschile molte sono le straordinarie musiciste che portano avanti una personale ricerca artistica di grande rilievo, sia come strumentiste e band leader sia come compositrici, arrangiatrici e direttrici d’orchestra. Questa edizione vuole far conoscere e mettere in luce progetti originali e innovativi delle tante magnifiche artiste che sempre di più dovrebbero affollare i cartelloni delle nostre programmazioni musicali. Un’eccellenza femminile che ha bisogno di essere ancora scoperta appieno e che questa edizione vuole evidenziare e valorizzare. Con il preciso intento di accelerare un processo culturale necessario e indispensabile per approdare al riconoscimento della valenza artistica e progettuale femminile, espressione di una diversa creatività e identità e di ciò che dovrebbe essere il contenuto di un vero e reale progresso umano e sociale. Il jazz italiano vuole contribuire, attraverso la musica e l’arte, a una riflessione sull’eguaglianza dei diritti e delle opportunità oltre che a combattere i pregiudizi e la violenza sulle donne”.
“Questa manifestazione ha un potere aggregativo straordinario, unisce musica e solidarietà e va ad animare le vie di territori feriti - ha aggiunto il Presidente del NUOVOIMAIE, Andrea Micciché - Ci auguriamo che anche quest’anno l’evento possa portare quella linfa necessaria alla rinascita della vita culturale delle popolazioni coinvolte nei terremoti. Centinaia di musicisti con la loro vicinanza a chi ha subito gravi perdite, saranno il veicolo di un messaggio che genera speranza. Per noi, che saremo presenti a L’Aquila, ormai punto di riferimento del jazz, è un onore aderire come sponsor a questa grande maratona musicale a cielo aperto”.
“L’edizione 2019 de Il jazz italiano per le terre del sisma è un punto di svolta per la città dell’Aquila nel decennale del sisma - ha dichiarato il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi - Da quel tragico 6 aprile 2009 questa terra è cambiata, è in continua trasformazione e, fiera delle sue radici e forte di una memoria collettiva e condivisa, proiettata verso il futuro. La metamorfosi è testimoniata anche dalla formula che quest’anno è stata adottata per la manifestazione, distribuita nelle giornate del 31 agosto e del 1° settembre. Un modo per vivere in maniera ancora più intensa e coinvolgente le performance delle centinaia di artisti che attraverso la loro musica, la loro passione, la loro arte confermano un legame ormai inscindibile con L’Aquila e i territori del Centro Italia colpiti dal terremoto. Un appuntamento che, nel capoluogo d’Abruzzo, è stato istituzionalizzato grazie all’intesa sottoscritta con la Federazione nazionale del jazz italiano e SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori. Abbiamo, insieme, conseguito un obiettivo che senza unità di intenti non sarebbe stato raggiunto e che consentirà di far crescere ulteriormente l’iniziativa possibile grazie al prezioso supporto del Mibac e all’amore del maestro Paolo Fresu per questa terra. Un sentimento corrisposto a pieno perché quest’anno, come in passato, chiunque visiterà la città potrà rendersi conto che il jazz ama L’Aquila, L’Aquila ama il jazz”.