Domenica 4 agosto, alle ore 21:30 presso la Villa Comunale di Paganica, verrà proiettato il documentario 'L'Aquila una citta' italiana', andato in onda su History Channel. nel giorno del decennale del terremoto.
“Questo documentario è una diga contro la dimenticanza”, spiega il regista Giacomo Del Buono; “dopo un terremoto rinascere è un dovere morale, tanto quanto non mollare la presa dei fatti nemmeno dopo dieci anni, nemmeno la prossima volta” .
“L’Aquila. Una città italiana” si apre con il racconto della tensione dei giorni e delle ore precedenti al sisma delle ore 3.32. Da quel momento in poi, si intrecciano le storie dei protagonisti: Tiziana, che in quella notte perse due figlie; Luigi, che da Rimini si reca nella città abruzzese dove la figlia è rimasta sepolta dalle macerie; Roberto, ex guardia forestale, chiamato per prestare soccorso alla popolazione; Vincenzo, medico chirurgo, impotente davanti ad una catastrofe del genere; Antonietta, che perde il nipote, vittima del crollo della Casa dello Studente, la numerosa famiglia dei Fidanza.
Nonostante la devastazione, la vita continuò e il post terremoto mise davanti agli abitanti dell’Aquila mille difficoltà e sfide. Il documentario si sofferma sulle iniziative prese dal Governo: la creazione delle tendopoli e la realizzazione delle “New Town”. Sempre attraverso le testimonianze dei protagonisti, il documentario affronta poi la questione dell’arduo processo di ricostruzione della città e si concentra sulle indagini e i conseguenti processi che hanno messo un punto sulle responsabilità penali dei crolli.
Tiziana riesce a farsi forza e a convertire la disperazione in attivismo per la comunità; Francesco non perde occasione di trasformare la sua passione in un momento condivisione, realizzando una piccola arena dove proiettare le sue pellicole cinematografiche; i fratelli Fidanza, dopo la perdita dell’attività trentennale, riescono a risollevarsi economicamente, mettendo in piedi una ditta di traslochi.
Alla fine, una nota di speranza: attraverso la testimonianza di Roberto Aloisio, fisico del Gssi – Gran Sasso Science Institute-, si intravede il presente e il futuro dell’Aquila come polo scientifico all’avanguardia.
Da un’idea di Martina Veltroni, che è anche produttrice esecutiva, il documentario vede come autore Carlo Altinier e come curatore Alessandro Garramone.