Sarà inaugurata martedì 27 agosto presso i locali del Rettorato del GSSI - Gran Sasso Science Institute all'Aquila (in via Michele Jacobucci 2) l'esposizione "Ambiente Interattivo e Forme Sensibili" nel quale verranno proposte le opere scultoreo-musicali "Mare oscuro" e "Fonte" degli artisti Licia Galizia (progetto plastico-spaziale e sculture) e Michelangelo Lupone (progetto sonologico e musica).
L'allestimento sarà visitabile ogni giorno, fino al 10 ottobre, dalle 10.00 alle 19.00.
L'iniziativa, realizzata in collaborazione con Fondazione Carispaq e GSSI, è parte del programma della Perdonanza Celestiniana 2019 promossa dal Comune dell'Aquila e firmata dal PAC Progetto Arte Contemporanea dell'Aquila e dal CRM Centro Ricerche Musicali di Roma che portano avanti un percorso che mette in gioco il rapporto fra materia, forma, luce e suono e fra arte e ricerca scientifica, e nel quale si inserisce il progetto di uno spazio interattivo-adattivo dinamico di cui questo progetto è un esempio.
Le opere scultoreo-musicali adattive "Mare oscuro" e "Fonte" faranno da cornice ad incontri, colloqui con studenti e pubblico tenuti dagli artisti.
Presentate in una particolare configurazione a L'Aquila in occasione della Perdonanza Celestiniana, nella ricorrenza dei dieci anni dal terremoto, le due opere sono state presentate anche lo scorso luglio al MACRO di Roma nell'ambito del Festival ArteScienza 2019 organizzato dal CRM. Le due opere traggono ispirazione dall'acqua e sviluppano i concetti di opposizione duale che caratterizzano la natura di questo elemento: portatrice di "morte" oppure veicolo e generatore di "vita". L'idea basilare del progetto è di mettere in evidenza la valenza antitetica di questo elemento ma, al tempo stesso, attraverso la dialettica tra le forme plastiche astratte e tra due partiture musicali costantemente variate, la dualità che informa gran parte della nostra cultura e la simbologia religiosa della nostra tradizione.
La prima e la più imponente delle due opere "Mare oscuro", composta da diversi moduli interattivi, si ispira al Mar Mediterraneo e ne propone l'aspetto più cupo e tragico. La sua forma "obbliga" il fruitore ad interagire con l'opera, che sfiorando le "onde" attiverà eventi musicali, ogni volta diversi e cangianti. La musica, resa udibile attraverso la vibrazione del basamento di legno e delle lastre, è prodotta con un insieme di piccolissimi grani sonori che si addensano e si dilatano nel tempo. La densità mutevole dei grani e il loro movimento sulla superficie delle lastre, realizza molteplici sfumature di suoni che il fruitore può modulare toccando e sfiorando le lastre.
La seconda opera "Fonte" è ispirata all'energia e alla sua potente forza vitale. È composta da un "modulo" in legno verniciato arancio con elementi sensibili in vetro sintetico. Sfiorando delicatamente gli elementi sensibili si attivano le variazioni sonore. Il carattere musicale di quest'opera è vivace, ritmico e brillante.