Il volto della Madonna col Bambino esposta al Munda accanto a collage raffiguranti le pareti lesionate dal sisma del 2009. Le gru che disegnano lo skyline della città post-sisma e il Guerriero di Capestrano, imponente, icona simbolo dell'Abruzzo e della sua identità.
Storia medievale ed elementi di street-art si fondono in uno spettacolo di giochi cromatici nell'opera d'arte urbana realizzata sulla parete di venticinque metri di larghezza e cinque di altezza, nella parte posteriore dell'edificio sede del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi dell'Aquila, a piazza San Basilio, nel centro storico della città.
L'osservazione dell'opera, composta da dieci frame realizzati con la tecnica della pittura a secco, senza l'uso delle bombolette spray, regala un viaggio attraverso la storia antica e recente dell'Aquila: dall'arte italica a quella medievale, passando per la distruzione causata dal sisma fino al processo di ricostruzione.
L'opera, curata dagli artisti aquilani Stefano Divizia e Daniele Giuliani in collaborazione con Andrea Panarelli, è stata realizzata nell'ambito del progetto "Street art village", ammesso al finanziamento regionale tramite il bando “Giovani talenti protagonisti”. L'iniziativa, approvata e cofinanziata dalla giunta comunale, promossa dalla Consulta giovanile e ideata dall'associazione "Art Village", punta alla riqualificazione delle aree abbandonate nel centro storico della città, attivando nuovi luoghi di aggregazione sociale e scambi culturali con l'utilizzo di spazi concessi dall'Università dell'Aquila attraverso la realizzazione di opere d'arte urbana.
"Il progetto San Basilio Art Village nacque nel 2013 - spiega Fabrizio Pandori, presidente dell'associazione Art Village - Su impulso dell'associaizone Art Village e grazie al coinvolgimento di circa trenta realtà associative del territorio, sono stati realizzati numerosi spettacoli, iniziative di riqualificazione urbana nell’area circostante Piazza di San Basilio, come l'opera di arredo urbano realizzato in collaborazione con ViviamolAq e vincitrice premio internazionale “The Plan Award 2016 nelle sezione Urban Planning". Numerosi sono stati inoltre i dibattiti socio-culturali e concerti realizzati in occasione della Perdonanza dal 2013 al 2017".
"Il nostro obiettivo è coinvolgere il talento dei giovani nel mondo della street art, mediante interventi di cultura urbana, per la riqualificazione delle aree abbandonate nel centro storico della città, con l’utilizzo di spazi concessi dall’Università dell’Aquila - sottolinea Pandori - Quest'area costituisce uno dei primi accessi al centro della città e la spinta propulsiva dell’Università ha dato alla piazza un valore socio-culturale importante. L’associazione in questi anni è stata in grado di intrecciare dinamiche artistiche locali e nazionali in un contesto di rinascita della città, l'ultimo, in ordine di tempo, l'installazione realizzata qui nell'ambito dell'inziaitva Raid Caterpillar".
Al murales appena completato, seguiranno altri interventi in piazza San Basilio. A breve verrà infatti lanciato un concorso di idee intitolato a Carlo Maurici e Valentina Venditti, vittime della piena nel Pollino, in Calabria. La coppia di giovani romani, all'Aquila, ha partecipato al Re_Acto Fest 2015, realizzando un murale alla Fontana Luminosa, la famosa "Aquila blu".