Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Mi chiamo Pier Ferruccio Rossi e sto scrivendo un romanzo il cui protagonista è un viaggiatore che, percorrendo la Dorsale Appenninica, passa anche dall’Abruzzo dove incontra pastori, tessitrici, carbonai, fabbri, scrittori e contadini, e altre persone straordinarie che, nonostante l’era industriale, continuano a credere e praticare mestieri antichi, fortemente attaccate alle tradizioni ed ai loro valori.
Molte sono le donne indomite che dedicano la loro esistenza a questo credo, da Roberta eccezionale guida sui Vostri tesori artistici e sul Vostro territorio, ad Alessia coordinatrice e bravissima organizzatrice di viaggi e miraggi, a Mirella e Marco le splendide persone che mi hanno ospitato nella loro casa di Santo Stefano di Sessanio, a Daniela del convento di San Colombo a Barisciano, ad Assunta tessitrice di Campotosto, a Letizia che con la sorella Mirella è capace di inventare con le erbe spontanee dei boschi piatti memorabili nel suo ristorante dell’Aquila e nelle loro case, e molte altre, tutte innamorate della propria attività e preziose protagoniste della vostra rinascita.
Ho soggiornato anche all’Aquila e ad Anversa da Nunzio Marcelli, etico mediatore fra le generazioni, ho visitato i vostri borghi montani, le vostre valli e mi sono innamorato del paesaggio, della natura, dei silenzi e della gente.
Sto partendo da Santo Stefano per tornare nella mia Toscana, ed ancora una volta volgo lo sguardo in questo mondo, da Campo Imperatore, al Gran Sasso, al Sirente, al Velino, e mi sovvengono anche i luoghi che da qui non vedo, dalla valle del Sagittario a tante altre meno conosciute, alla Maiella, ai Monti della Laga, ai tanti borghi sparsi, al Convento francescano di San Colombo ed al suo patrimonio di erbe appenniniche conservate nel suo Orto Botanico, nel Centro Floristico e nell’Archivio annessi e magistralmente illustratici da Daniela. E vedo ancora i volti pieni di luce delle tante donne che ho potuto conoscere in codesta terra martoriata e felice.
Vorrei solo raccomandarvi di vigilare sulla integrità dei borghi, siete ancora in tempo a salvarli, proteggete il silenzio di valli e montagne, incoraggiate cammini a piedi, a cavallo, in bicicletta, o sci di fondo, valorizzate alcuni speciali comprensori come quello del Velino/Sirente e le sue valli, o quello di Campo Imperatore, rispettandone la vocazione naturalistica e paesaggistica e facendone rispettare normative regionali, nazionali ed europee.
Quello di suggerire cose su di un mondo che certamente conoscete meglio di me e che proteggete senza bisogno dei miei suggerimenti, non è il mio ruolo, scusatemi, ma ne sono stato preso e le emozioni che ne ho ricevuto mi hanno alfine convinto di rivolgermi a Voi anche per condividerle con Voi stessi e la vostra gente.
I miei più cordiali saluti ed auguri per la Vostra Terra.
Pier Ferruccio Rossi