L’aggettivo locale, in riferimento al cibo, è entrato ormai nell’uso comune, tanto quanto il corrispettivo locavorismo, per indicare una dieta che privilegi il cibo locale. Ma, che cosa è il cibo locale? Una pasta prodotta accanto a casa nostra, con farina raccolta a distanza di migliaia di chilometri, è locale? E una pasta prodotta con farina del nostro campo, ma che prenda la forma di una pasta tipica di una zona a migliaia di chilometri di distanza, è locale? In breve: che cosa fissa l’identità del cibo locale? Il percorso di vita delle piante e degli animali? L’origine delle tradizioni e delle conoscenze culinarie? Le persone che producono il cibo?
Di cibo locale, di tradizioni e identità, si discuterà in un Convegno internazionale promosso nel progetto di Eccellenza del Dipartimento di Scienze umane dell’Università degli Studi dell’Aquila, con il patrocinio del Comune del capoluogo abruzzese.
L’evento si prefigge di rispondere a queste e altre domande aggregando filosofi con altri studiosi di cibo e vino, produttori, critici e chef. Scopo dell’evento è quello di portare l’accademia fuori dai suoi confini cercando di far emergere la complessità della località sul territorio italiano. Lo scambio di idee tra produttori e ricercatori ha lo scopo di generare nuova conoscenza che abbia una mutua utilità e che verrà quindi utilizzata non solo a livello locale, ma anche a livello internazionale dai ricercatori tramite soprattutto il network Culinary Mind. Center for the Philosphy of Food.
L’incontro, previsto dal 5 al 7 dicembre 2019, sarà suddiviso in vari momenti di libera discussione, che si svolgeranno nell’Aula magna “Alessandro Clementi” del Dipartimento di Scienze Umane, Viale Nizza 14 L’Aquila.
L’evento si chiuderà con un evento aperto alla cittadinanza presso il Palazzetto dei Nobili: un laboratorio gastrosofico che, tra un assaggio e l’altro, cercherà di mettere in circolo ulteriore consapevolezza riguardo il cibo locale.