Si danno appuntamento in qualche locale, in piccole librerie oppure nelle sedi delle associazioni di volontariato. Li frequentano pensionati, insegnanti, professionisti ma anche disoccupati, precari e studenti universitari.
Sono i gruppi di lettura, un fenomeno in ascesa in tutta Italia (un sito che li censisce è arrivato a contarne più di mille ma è una cifra approssimata per difetto) e in rapida crescita anche all’Aquila.
Si tratta di piccole community costituite da persone unite dalla passione per la lettura, che periodicamente – di solito una volta al mese - si riuniscono per parlare di un libro scelto precedentemente, in incontri in cui ognuno può dire liberamente la propria e proporre la sua analisi su un classico antico e moderno, su un libro di culto o sull'ultimo caso letterario.
La molla che spinge a partecipare, infatti, oltre naturalmente all’amore per la letteratura, è proprio la voglia di socialità, il desiderio di arricchimento tramite il confronto, la curiosità di conoscere punti di vista diversi dal proprio, la voglia di condividere le emozioni che un romanzo ha suscitato.
In poco più i due anni, all’Aquila sono nati ben quattro gruppi di lettura ma c’è da scommettere che altri ne sbocceranno in futuro.
Ognuno ha una sua identità, una sua specificità e una sua organizzazione interna ma ci sono tratti ricorrenti: sono gruppi non gerarchici e aperti alla libera partecipazione, non richiedono iscrizioni né una frequenza obbligatoria; sono nati informalmente su iniziativa di poche persone ma in poco tempo sono cresciuti strutturandosi sempre di più; per le questioni logistiche e organizzative, i loro membri comunicano soprattutto via social o tramite Whatsapp ma il momento in cui ci si riunisce nel mondo fisico è sacro.
Altro dato interessante è che tutti i gruppi che abbiamo contato sono stati fondati da donne, il che conferma una volta di più quello che molte indagini statistiche hanno portato alla luce e cioè che in Italia sono soprattutto le donne a leggere, in misura molto maggiore rispetto agli uomini.
NewsTown ha compiuto un viaggio in questo piccolo ma variegato e vitalissimo microcosmo.
Eccovi un breve resoconto.
Librilli
Unire il piacere della lettura a quello del buon vino. E’ così che nasce, lo scorso anno, Librilli, su iniziativa di due amiche, Ailar Sajjadi e Francesca Palmerini (nella foto qui sotto).
“Ci frequentavamo da un paio di mesi” racconta Francesca “e parlavamo di libri ogni volta che ci incontravamo. Un giorno Ailar mi fa: ‘Ma perché non organizziamo un club del libro?’ ‘Subito!”. Detto, fatto. La scelta di abbinare i libri all’aperitivo è stata anche una necessità, perché entrambe durante il giorno lavoriamo. Il primo incontro c’è stato il 22 marzo. I libri li scegliamo in questo modo: un titolo lo proponiamo noi, pescando tra le ultime uscite o dai titoli che ci sono piaciuti di più. Un libro viene presentato da una libreria, che finora è sempre stata Polarville, e un altro viene estratto dai bigliettini su cui ogni membro del gruppo scrive un titolo che vorrebbe leggere. Alla fine si vota scegliendo tra questi tre. I libri che finora hanno scosso più gli animi sono stati Amok di Stefan Zweig e Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood ma abbiamo letto anche Bulgakov, Borges e Kent Haruf. Ci incontriamo più o meno una volta al mese, ogni volta in un posto diverso e ovviamente a orario aperitivo. I posti che scegliamo per incontrarci sono sempre stati in centro. E’ anche un modo per far conoscere ai membri del gruppo locali nuovi e per far vivere loro il centro storico dell’Aquila. Il gruppo è molto variegato, ormai abbiamo i veterani ma a ogni appuntamento si aggiunge qualcuno. Andiamo da elegantissime signore che divorano libri in una notte a ragazzi che ci chiedono consigli perché vogliono leggere di più, da collezionisti e bibliofili a lettori saltuari. I nostri incontri non seguono una scaletta, il dibattito è libero e aperto. Quando abbiamo concluso gli interventi, passiamo alla scelta del libro da leggere per l’incontro successivo. Due volte l’anno lasciamo lettura libera: in estate e sotto le feste natalizie”.
Gruppo di lettura della Biblioteca delle donne
Nasce tre anni fa su iniziativa della Biblioteca delle donne dell’Aquila, fondata nel 1981 all’interno del consultorio Aied e confluita successivamente nella Casa delle donne, attualmente ospitata in alcuni locali comunali in via Angelo Colagrande (dove ha sede anche il Centro Antiviolenza, che, insieme alla Biblioteca, ha dato vita, nel 2014, all’associazione Donatella Tellini). La particolarità di questo book club è di essere un gruppo tutto al femminile. Anche la scelta dei testi attinge dalla scrittura femminile in tutte le sue forme (narrativa, poesia, psicologia, storia, filosofia e saggistica), potendo fare affidamento anche sul ricco catalogo della biblioteca, che oggi conta più di 5 mila volumi.
“Il gruppo è costituito da un ventina di persone, ci riuniamo nei locali della biblioteca il secondo lunedì del mese” racconta Silvia Frezza “I libri vengono scelti per lo più in base alle attività che svolgiamo in un determinato momento all’interno della Casa delle donne. Adesso, per esempio, ci stiamo focalizzando sulla lettura di romanzi di scrittrici femministe post-coloniali, mentre l’anno scorso abbiamo letto diverse autrici legate al Sessantotto”. Non di rado il gruppo organizza anche presentazioni alla presenza delle scrittrici lette o corsi e cicli di incontri sulla produzione letteraria femminile ai quali partecipano anche docenti e professoresse dell’Università dell’Aquila.
Librando
A fondare Librando, nel 2017, è Sonia Ciuffetelli (foto sotto), presidente di Le muse ritrovate, associazione che organizza eventi culturali e festival letterari ma anche corsi di poesia, fotografia, montaggio e lettura teatrale.
“Abbiamo iniziato in pochi” racconta Sonia, docente di Italiano all’istituto D’Aosta e scrittrice “ma piano piano il gruppo è cresciuto e ora è arrivato a contare circa 20 persone. Al principio i nostri incontri avvenivano alla Casa del Volontariato ma da un po’ ci siamo spostati nella libreria Punto Einaudi, in via Roma. Beatrice e Nicoletta, le proprietarie, sono due ospiti molto premurose, ci coccolano preparandoci merende e tisane. Siamo un gruppo molto eterogeneo, tra di noi ci sono pensionati ma anche studenti e studentesse universitarie. In genere ci vediamo una volta al mese, il mercoledì. Ogni mese scegliamo un libro da una rosa di quattro o cinque titoli proposti dai membri del gruppo. Non abbiamo preclusioni, siamo aperti a tutti i generi ma cerchiamo di muoverci all’interno del perimetro della letteratura contemporanea e del romanzo del Novecento, alternando le ultime novità a qualche classico. Il prossimo libro di cui parleremo, per esempio, è Canne al vento ma di recente abbiamo letto Le assaggiatrici della Postorino e Il libro dei padri di Miklós Vámos.
Leggiamo insieme
Quando la passione per la lettura non ha età. Leggiamo insieme è il gruppo di lettura nato in seno all’Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale costituita nel 1989 dallo Spi-Cgil impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani, valorizzandone il loro ruolo nella società. Nella sede della Casa del Volontariato, l’Auser organizza tante attività, dall’Università per tutte le età a corsi di informatica per pensionati.
Ed è proprio nella Casa del Volontariato che il gruppo di lettura a cui ha dato vita nel 2017 Luigina De Santis, responsabile della sede aquilana dell’Auser, si riunisce tutti gli ultimi venerdì del mese per discutere dell’ultimo romanzo scelto guardando soprattutto alle ultime novità letterarie: “Siamo partiti in 12 e ora siamo arrivati a 20/22 persone” racconta Luigina “Il gruppo è composto prevalentemente da pensionati ma è aperto a tutti, di recente si è aggiunto anche qualche studente universitario. Per la scelta del libro, prestiamo molta attenzione agli scrittori che escono vincitori da concorsi e premi letterari, tanto dal Nobel quanto dai premi di casa nostra. Abbiamo iniziato nel 2017 leggendo L’Arminuta di Donatella Di Pietrantonio, romanzo vincitore del Premio Campiello, per poi passare a Ishiguro e anche a Scurati, vincitore dello Strega dell’anno scorso, di cui abbiamo letto M. Anche se, per via della mole, abbiamo deciso di diluirlo in due mesi. Diamo molto spazio a scrittori stranieri ma ci piace leggere anche autori del nostro territorio o libri che hanno sullo sfondo l’Abruzzo. Tra i titoli che abbiamo letto, ci sono Le mie ragioni te le ho dette di Annalisa De Simone ma anche Il morto in piazza della scrittrice italo-americana Ben Pastor, libro che racconta una vicenda ambientata nel 1944 durante la ritirata dell'esercito tedesco dall'Italia centrale e che ha come sfondo la Resistenza abruzzese”.