Lunedì, 06 Aprile 2020 17:04

Cristina Orlandi vince il Premio Avus 2009 dedicato ai ragazzi che persero la vita a L'Aquila il 6 Aprile del 2009

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"La vincitrice del Premio Avus 2009, dedicato a tutti i ragazzi che persero la vita la notte tra il 5 ed il 6 Aprile a L'Aquila è Cristina Orlandi, 27 anni del Politecnico di Torino, abruzzese di Roccamontepiano con una tesi su strutture e socializzazione tra Onna e Paganica".

Lo ha annunciato Sergio Bianchi, presidente dell'associazione Vittime Universitarie del Sisma (AVUS 200) e papà di Nicola, uno degli studenti deceduti il 6 aprile del 2009 in seguito al crollo della Casa dello studente in via XX settembre.

"Il coronavirus non ferma noi, genitori di quei meravigliosi ragazzi che con le loro intelligenze e fantasie avrebbero dato un contributo vero, concreto di crescita all'Italia - prosegue Bianchi - Crediamo nei giovani, vogliamo che loro siano la luce vera di questa nazione e siamo pronti ad incoraggiarli ora e sempre".

"Da 7 anni l'associazione nata dopo la morte dei nostri figli universitari si impegna, grazie al giornalista Umberto Braccili, con un premio alla migliore tesi sulla prevenzione sismica nelle facoltà italiane. Umberto ha scritto un libro con meravigliose testimonianze sui nostri ragazzi ed i proventi del libro li ha devoluti al finanziamento del Premio. Con il Premio AVUS abbiamo girato tutte le università italiane – ha continuato Bianchi - abbiamo parlato agli scienziati del domani, ai ragazzi di oggi. Non ci siamo mai fermati. Siamo andati avanti anche quest'anno grazie alla Società Italiana di Geologia Ambientale. Ed anche per l'edizione 2020 abbiamo decretato il vincitore. Il Coronavirus non fermerà i nostri ricordi. In assenza dell'evento che tradizionalmente tenevamo con lo svolgimento della cerimonia di consegna, abbiamo realizzato un video con testimonianze e ricostruzione dei fatti. La voce narrante è quella di Braccili che ha ricostruito gli eventi, poi interviste a ragazzi che si sono salvati ed anche al giornalista Giustino Parisse che perse la famiglia. E' stato bello ricordarli anche così".    

"E' un momento particolare per l'Italia. Vivo a Torino ormai da 8 anni, ma sono sempre rimasta fortemente legata all'Abruzzo, ed è questo il motivo per cui ho deciso di scrivere la tesi di laurea sul sisma del 2009. – ha affermato Cristina Orlandi appena appresa la notizia - Da studentessa di architettura e da abruzzese sentivo una doppia esigenza di dare risposta alle mille domande che cominciavo seriamente a pormi sul tema della ricostruzione, e a cui ho cercato di rispondere tramite l'analisi in parallelo delle frazioni di Onna e di Paganica e delle soluzioni abitative d'emergenza scelte nei rispettivi casi, il villaggio M.A.P. e l'ambizioso Progetto C.A.S.E.. Ho cercato di ricostruire un quadro generale di cosa è accaduto nel corso di questi 10 anni dal punto di vista architettonico, urbanistico e sociologico. La notizia di aver vinto il premio AVUS è arrivata in un momento senza dubbio particolare dato che il coronavirus sta creando scompiglio e sofferenza nella vita di tutti, compresa la mia famiglia, ma la quarantena, che sto trascorrendo in Abruzzo, è anche un'occasione preziosa per riflettere meglio sul senso da dare a questa vittoria: non quello di una gratificazione personale ma piuttosto una preziosa occasione per sensibilizzare ulteriormente la mia generazione, affinché possa portare avanti i valori e i sogni di quei ragazzi che a causa del terremoto non potranno più farlo".

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