Per il quinto anno di seguito, le matricole che si sono iscritte all'università italiana sono cresciute.
Nell'Anno accademico 2019-2020 le nuove immatricolazioni nei sessantun atenei pubblici e nei trentun privati sono arrivate a quota 307.553. Sono settemila e trecento in più dell'anno scorso, il 2,43 per cento in aliquota. E' una crescita di 55 mila rispetto al 2015, quando si toccò il fondo della lunga crisi economica 2008-2014 che aveva tolto ricchezza alle famiglie italiane e, quindi, iscrizioni alle università del Paese.
Con questo traguardo l'accademia segna il miglior risultato degli ultimi dodici anni riportando i numeri ai livelli pre-crisi (2008, appunto).
E tra le Università che crescono di più, in Italia, c'è l'Ateneo dell'Aquila che aprirà le lezioni a ottobre, siano dal vivo, siano online, ad altri 2.033 studenti, quasi il 9 per cento in più (8,89%). Univaq è al sesto posto tra le 45 Università in crescita (16 presentano numeri negativi), subito dietro l'Ateneo di Bergamo, la Statale di Milano, le Università di Brescia, Palermo, e Modena-Reggio Emilia.
Certo: il report diffuso dal Ministero fotografa la situazione prima della prevedibile gelata alle iscrizioni che si potrebbe verificare dal prossimo ottobre. Tuttavia, si tratta di una spaccato assolutamente confortante per il nostro Ateneo e, di riflesso, per la città.
Non è l'unico risultato positivo ottenuto dall'ateneo.
Univaq, infatti, si è posizionata all'87° posto assoluto della classifica di ‘Times Higher Education‘ che monitora l’impatto degli atenei sul tessuto sociale usando i parametri indicati nell’Agenda 2030 dell’Onu.
Questo speciale ranking, che valuta l’impatto degli atenei sul tessuto sociale e il loro impegno per lo sviluppo sostenibile, ha preso in considerazione quest’anno ben 766 università di tutto il mondo (lo scorso anno erano 467). Per ciascun ateneo sono state considerate le azioni intraprese e le risorse investite nel rispondere agli Obiettivi di sviluppo sostenibile proposti nell’Agenda 2030 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Univaq, all'87° posto, è la seconda università italiana dopo quella di Bologna, che si è piazzata al sesto posto della graduatoria mondiale.