Il temuto crollo delle iscrizioni alle università non c'è stato.
I dati completi arriveranno a metà ottobre, ma i segnali sulle immatricolazioni - le iscrizioni al primo anno - sono incoraggianti.
A dirlo è il ministro Gaetano Manfredi che sottolinea, tra l'altro, come vi sia un aumento delle matricole tra il 5 e il 10% nel mezzogiorno d'Italia. In particolare. si sta verificando un fenomeno inedito: "Alcuni giovani, che prima cambiavano regione, ora tentano di restare nel territorio di appartenenza. Vale soprattutto per i neo-immatricolati".
Il Covid, insomma, starebbe mitigando la migrazione al Nord dei diplomati. E anche l'università dell'Aquila potrebbe beneficiare di questa tendenza. "Siamo abbastanza tranquilli sulle iscrizioni", spiega ai nostri microfoni il rettore Edoardo Alesse; "siamo confidenti sul fatto che riusciremo a mantenere il trend dell'anno passato che ci ha visto tra gli atenei che sono cresciuti di più. Non vorrei essere smentito quando avremo i dati completi: tuttavia, sto monitorando le iscrizioni e credo di poter dire che saranno confortanti. D'altra parte, il territorio ha gestito molto bene l'emergenza e l'Università offre un'alta qualità d'insegnamento, con 70 corsi di studio multidisciplinari. Ora, la sfida sarà fare in modo che la mitigazione della fuga al Nord si consolidi negli anni".
Parlando alla stampa, il ministro Manfredi ha attribuito la buona risposta delle famiglie italiane anche alle politiche di sconto attuate dal governo: "Abbiamo innalzato la No tax area nelle università al di sopra dei 20-25mila euro, quasi la metà degli studenti in corso non pagano tasse o le pagano in modo estremamente ridotto", ha tenuto a sottolineare.