Venerdì, 02 Maggio 2014 14:57

'Gruppi di parola per i figli di genitori separati' arriva all'Aquila: le riflessioni di Sara Del Sole

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Il fenomeno della separazione genitoriale è all'ordine del giorno. Chi ha modo di trovarsi a contatto con i figli di queste coppie, si rende facilmente conto di quanto sia difficile affrontare, da entrambe le parti, un momento così delicato. La psicoterapeuta Sara Del Sole ha approfondito la questione, spinta anche dalla situazione nell'aquilano in cui il sisma del 2009 ha provocato uno sconvolgimento sociale ed un aumento delle separazioni.

Del Sole, insieme alla psicoterapeuta Maria Marronaro, ha istituito anche a L'Aquila i "Gruppi di parola" nei quali i bambini possono parlare dei loro vissuti, esprimere ciò che vivono attraverso la parola, il disegno, i giochi di ruolo, la scrittura, avere delle informazioni, porre delle domande, uscire dall'isolamento, trovare una rete di scambio e di sostegno tra pari.

Di seguito il testo integrale della lettera inviataci da Sara Del Sole

Nel momento storico attuale, in cui l'incremento di separazioni e divorzi riflette uno scenario frammentato della famiglia, sempre più figli di tutte le età si confrontano con tale fenomeno: i dati statistici dell'Istat riguardanti il territorio italiano evidenziano una crescita progressiva preoccupante.

Spesso la rottura coniugale non rappresenta la conclusione di un percorso, ma l'inizio di una fase della vita in cui la ricerca di un nuovo equilibrio è ostacolata da rabbia, aggressività, frustrazione, senso di colpa che circolano nel contesto relazionale con possibili conseguenze negative sui figli. In questo momento critico e doloroso, purtroppo i bambini vengono penalizzati e vivono spesso nell'incertezza e nella paura: a volte vengono, più o meno consapevolmente, coinvolti dai genitori nel dirimere i loro conflitti, si auto-investono del ruolo di mediatori o di messaggeri o ancora si occupano di questioni che evidentemente non possono riguardarli.

Dopo una separazione è frequente che i figli mostrino cambiamenti nel quadro comportamentale (aggressività, difficoltà relazionali, ecc.) ed emozionale (tristezza, rabbia, paura, vergogna, ecc.). In generale, i figli di separazioni altamente conflittuali hanno una maggiore incidenza di difficoltà psicologiche, sociali e scolastiche. Alcuni autori (Canziani, 2000) parlano di un 30% di bambini che presentano una patologia a seguito della separazione conflittuale dei genitori che si protrae per un periodo prolungato, mentre la maggioranza dei bambini ne esce illesa (anche se la sofferenza e la fatica segnano la loro vita).

Nelle progressive fasi di trasformazione della famiglia, la comunicazione ai figli della decisione di separarsi rappresenta spesso il compito più difficile da affrontare per i genitori. Dovrebbe essere fatta dai due genitori insieme, a rimarcare che è salvaguardata la continuità dell'esistenza della coppia genitoriale, unita nell'affrontare la crisi per il benessere del bambino. Il sapere che è possibile parlare liberamente è il primo passo che consente al figlio di esprimere le proprie emozioni.

In quest'ottica, si possono citare i nuovi "Gruppi di Parola per figli di genitori separati", nati dall'esperienza francese di Marie Simon (diffusi dapprima a Milano e poi in tante città italiane) in cui i bambini possono mettere parola sul dolore, accedere ai sentimenti e nominare le difficoltà che incontrano durante la separazione, affinché trovino delle soluzioni possibili e allarghino la comunicazione con i propri genitori (Marzotto, 2010).

Per avere maggiori informazioni ed iscriversi ai gruppi è possibile chiamare i numeri: 349.2644524 e 338.9984180.

 

Ultima modifica il Venerdì, 02 Maggio 2014 15:33

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