Si chiama Gran Sasso, Castelli e Tratturi ed è il primo itinerario Abruzzese del progetto Slow Food Travel.
"L’itinerario" si legge in una nota "coinvolge oltre venti aziende situate all’interno dei Comuni di Barisciano, Calascio, Capestrano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, Navelli, Ofena, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia. Questo primissimo gruppo di operatori è già attivo da tempo all’interno di SlowFood. In questa fase si è assunto il carico della progettazione, ma non appena l’itinerario sarà lanciato ufficialmente anche attraverso i canali commerciali procederà a coinvolgere anche altri protagonisti dell’offerta turistica del territorio, arricchendo la proposta con nuove esperienze adatte a veicolare la filosofia del movimento ispirato alla lentezza".
“Slow Food Travel è il progetto con cui Slow Food propone destinazioni in cui poter sperimentare un nuovo modello di viaggio lento, fatto di incontri e scambi con agricoltori, artigiani, ristoratori e gestori di strutture ricettive, per conoscere il patrimonio gastronomico, culturale e sociale di un territorio attraverso esperienze turistiche di alta qualità. SlowFood Travel propone esperienze turistiche diverse, pensate per turisti attivi e responsabili, spinti dalla curiosità e dal gusto alla scoperta di esperienze autentiche, a contatto ravvicinato con i territori. I veri protagonisti di questo itinerario sono le comunità locali, le persone che raccontano con passione le loro storie di impegno per la terra in cui vivono”, così ci comunica la fiduciaria della Condotta Slow Food dell’Aquila Rita Salvatore, che ha seguito il progetto fin dal suo nascere accanto al giovane leader del movimento Enrico Matteo Rosati, sulle orme lasciate da Giovanni Cialone, vero ideatore dell'itinerario".
"Grazie al contributo del progetto “Slow Food in Azione”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel 2018, oltre alle destinazioni già attive (Valli dell’Alto Tanaro e Montagne Biellesi in Piemonte) e all’itinerario del Gran Sasso stanno nascendo in questi giorni altri 5 nuovi itinerari Slow Food in altrettante regioni del centro e del sud Italia. A breve saranno lanciati la Costa d’Amalfi in Campania, Torre Guaceto e il Parco delle Dune Costiere in Puglia, la Transameria in Umbria, i Monti Lepini in Lazio, e il Valdarno di Sopra in Toscana".
"Per ciascun itinerario, Slow Food segnala al viaggiatore curioso e attento alcuni tra i migliori produttori, ristoratori e ospiti di strutture ricettive, selezionati secondo le linee guida di Slow Food Travel, per assicurare un’esperienza di viaggio buona, pulita e giusta, alla scoperta di patrimoni gastronomici unici e dei progetti Slow Food a salvaguardia della biodiversità".
Così si legge nella presentazione della proposta: “l’itinerario Slow Travel Gran Sasso, Castelli e Tratturi è un tuffo tra storia e tradizione, campanili e castelli, borghi e paesaggi d’alta quota. Il profondo valore storico, paesaggistico ed ambientale culla la fantasia del turista. Situato nel versante meridionale del Gran Sasso aquilano e immerso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, questo territorio va dall’Altopiano di Campo Imperatore, ad una quota di 2.100 m s.l.m. fino alla Valle del Tirino… un percorso lento, che invita il turista a mettere da parte l’orologio e a vivere ogni istante, assecondando soltanto i ritmi dell’uomo nella natura. Un viaggio che racconta le caratteristiche agricole e gastronomiche del territorio attraverso i vari operatori coinvolti, e vede come protagonisti i Presidi Slow Food come il canestrato di Castel del Monte, la salsiccia di fegato aquilana, la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, i ceci di Navelli, la patata turchesa e numerosi grani antichi, tra cui la rosciola, la saragolla, la casorella, ma soprattutto il grano Solina, anch’esso presidio Slow Food”.