Dopo mesi di forzata inattività, i Solisti Aquilani ripartono con la produzione di un nuovo Cd dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart.
E in qualche modo “tornano a casa”, all’Auditorium del Parco, che ha ospitato in questi anni i loro numerosissimi concerti. Qui, dal 16 al 21 aprile, l’ensemble sarà impegnato nella registrazione audio-video dei tre Divertimenti K 136, K 137, K 138 e Eine Kleine Nachtmusik. Le riprese televisive saranno curate dal Centro Sperimentale di Cinematografia dell’Aquila – Scuola Nazionale di Cinema.
“La cultura è vita– afferma il Direttore artistico dei Solisti Aquilani Maurizio Cocciolito - e la musica fa bene all’anima, ha un effetto terapeutico su chi la ascolta. Abbiamo dovuto rinunciare e stiamo rinunciando, non soltanto a una parte della nostra libertà, ma anche a quella parte della nostra vita che ha a che vedere con il tempo libero e il bisogno di leggerezza. L’emergenza Covid – continua Cocciolito - ha cambiato le nostre abitudini e le nostre vite, ma non bisogna fermarsi mai e andare avanti con fiducia e passione. Del resto L’Aquila è tristemente abituata alla resilienza e la cultura, neppure a pochi giorni dal terremoto arretrò”.
Dal mese di giugno i Solisti Aquilani riprenderanno in pieno l’attività concertistica con la partecipazione a numerosi festivals in Italia e all’estero.
I Divertimenti per soli archi furono scritti tra gennaio e marzo del 1772 a Salisburgo e appartengono alla produzione strumentale di un Mozart sedicenne, che assorbe e assimila esperienze e stili altrui, specialmente della scuola barocca e della sinfonia d'opera italiana. Si tratta di musiche di piacevole ascolto, dalla scrittura semplice e lineare e dai giochi armonici chiari e precisi, improntati ad un classicismo molto equilibrato. Tra le Serenate l'esempio più luminoso e universalmente conosciuto è Eine Kleine Nachtmusik K 525, composta nell'agosto del 1787. Essa sembra richiamarsi alle composizioni giovanili salisburghesi ed è stata scritta molto probabilmente in occasione di una ricorrenza festiva, destinata ad una esecuzione da tenersi in un elegante cortile o nel giardino di un palazzo principesco, secondo le abitudini della società mecenatistica del tempo.
I brani saranno concertati dal Primo violino dell’orchestra, Daniele Orlando.