L’arte e l’artigianato come strumenti di inclusione sociale, veicolo di dialogo interculturale e di conoscenza del patrimonio culturale, materiale e immateriale.
Si fonda sul coinvolgimento di gruppi eterogenei di persone, che avranno un reciproco vantaggio nelle azioni di dialogo e conoscenza attraverso la valorizzazione del territorio e della tradizione, il progetto “Incontri, culture e tradizioni senza confini”.
Promosso dall’associazione di promozione sociale Arci L’Aquila, in partenariato con Le associazioni di volontariato Auser, L’Aquila Bibliobus L’Aquila e La Ginestra Subequana Onlus, l’iniziativa prevede una serie di appuntamenti, sia da remoto che in presenza, rivolti alle scuole e alle comunità locali, a partire da mercoledì prossimo, 28 aprile, fino al prossimo autunno.
Finanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito dell’avviso pubblico rivolto a iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore, “Incontri” - oltre alla città dell’Aquila - coinvolge i borghi di Calascio e Fontecchio, attraverso le rispettive Cooperative di comunità nate in quelle realtà, e Raiano e Castelvecchio Subequo, oltre alle scuole di Rocca di Mezzo, Raiano, Scoppito, Pizzoli, Capitignano e Cagnano Amiterno.
All’interno del progetto si realizzeranno diverse tipologie di attività che coinvolgeranno la cittadinanza e le scolaresche attraverso diverse modalità di linguaggio e di condivisione.
Il ricco calendario di appuntamenti prevede in tutto 58 incontri, i primi tre il 28 aprile, il 5 e il 12 maggio, da remoto e rivolti al pubblico per approfondire l’educazione al patrimonio culturale, l’educazione al patrimonio ambientale e l’educazione alla diversità. Il primo con Arci L’Aquila, il secondo con Harp e il terzo in collaborazione con Ilex. Gli stessi temi saranno riproposti agli studenti in altri 9 incontri, 3 per ciascun argomento, dedicati alle scuole di Rocca di Mezzo, Raiano e Scoppito, tra il 18 maggio e il 4 giugno. Seguiranno poi dei laboratori artistico-culturali sul campo tra giugno e luglio, con una serie di incontri nell’istituto comprensivo di Pizzoli e nei borghi di Calascio e Fontecchio, oltre a delle officine interculturali agricole-artigianali con il coinvolgimento di artigiani locali e di orticoltura, sempre nei mesi di giugno e luglio, a Calascio, Fontecchio, Raiano e Castelvecchio Subequo e nelle scuole di Pizzoli, Capitignano e Cagnano Amiterno.
Il progetto si concluderà con uno scambio e programmazione di pratiche, attraverso un questionario di valutazione dell’impatto a cura di Harp, una tavola rotonda e due eventi finali, uno estivo per la cittadinanza ed uno nelle scuole nel prossimo autunno. “Abbiamo creduto fermamente in questo progetto e nella sua valenza culturale e sociale”, afferma Andrea Salomone, referente del progetto per Arci L’Aquila. “Il progetto avrebbe dovuto realizzarsi dal marzo 2020, poi la pandemia purtroppo ha reso impossibile il suo svolgimento. Abbiamo immaginato diverse rimodulazioni e finalmente siamo arrivati alla data di partenza del progetto. Tanti incontri, tra gli studenti delle scuole, gli anziani dei borghi e i beneficiari dei progetti di accoglienza ed integrazione che gestiamo con Arci L’Aquila, al fine di realizzare ‘Incontri’, tanti momenti in cui si condivideranno culture e tradizioni diverse, nel tentativo di esaltare le diversità”.
Le prime tre date:
- Patrimonio diversità con Arci L’Aquila il 28 aprile dalle 17,00 alle 19,30;
- Patrimonio culturale in collaborazione con Harp il 5 maggio dalle 17,00 alle 19,30;
- Patrimonio ambientare in collaborazione con Ilex il 12 maggio dalle 17,00 alle 19,30.
Per partecipare è necessario registrarsi al link: https://forms.gle/pCDNiFA1FkKDUW548. I seminari si svolgeranno tramite la piattaforma Google Meet ed il link di partecipazione verrà inviato agli iscritti la mattina del seminario.