Mercoledì, 18 Giugno 2014 11:13

Cittadini attivi e beni comuni: un Regolamento per la gestione

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di Valeria Baglione, Policentrica Onlus. A partire dal febbraio scorso è divenuto realtà un Regolamento elaborato dall'associazione Labsus (Laboratorio per la sussidiarietà) che regola "la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani". Il nuovo strumento, colmando un lungo vuoto normativo, applica la riforma costituzionale del 2001 (art. 118, comma 4) che riconosce la legittimità del ruolo attivo dei cittadini nella promozione di iniziative di interesse generale.

Si tratta del principio di sussidiarietà orizzontale in base al quale le amministrazioni locali potranno consentire ai cittadini attivi, in forma singola o associata, di poter prendersi cura di spazi urbani ed immobili di proprietà pubblica, allo scopo di perseguire gli interessi generali della collettività.

L'adozione di questo regolamento può rappresentare dunque la linea guida di un nuovo modello di amministrazione condivisa e la cornice per l’introduzione di meccanismi innovativi di gestione dei beni comuni.

Nella nostra città l'amministrazione comunale ha finora dimostrato solo un timido interesse verso questa iniziativa nazionale, nonostante L'Aquila abbia espresso, specie a partire dal sisma del 2009, un tessuto sociale attivo animato dal gran numero di associazioni civiche nate allo scopo di favorire una ricostruzione sostenibile, rispettosa dell'identità locale e proiettata verso scenari di sviluppo. Questa particolare realtà pone la nostra città nelle migliori condizioni per avviare un dialogo costruttivo tra amministratori disponibili ad ascoltare e cittadini disposti a manifestare la propria progettualità mettendo in atto azioni di manutenzione di opere pubbliche, gestione di spazi urbani e progettazione di aree urbane e verdi.

L'Associazione Policentrica si è, sin da subito, interessata al Regolamento ed ha aderito al progetto promosso da Labsus, accettando l’invito a prendere parte al Comitato nazionale che ne promuove la conoscenza e la diffusione. I consigli comunali di città come Bologna o Siena hanno approvato all'unanimità il nuovo strumento e molte altre città italiane sono attualmente nella fase di adozione.

Convinti della necessità di disporre di un simile strumento anche all'Aquila, il nostro intento è oggi quello di aprire un dialogo con l'amministrazione comunale allo scopo di rendere il Regolamento una realtà anche nella nostra città.

Arch. Valeria Baglione (PhD), Policentrica Onlus

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