Martedì, 14 Dicembre 2021 09:37

UnivAQ: martedì 14 dicembre ultimo appuntamento della rassegna di teatro “aria”

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Sarà lo spettacolo Sorry boys. Dialogo su un patto segreto per 12 teste mozze, di e con Marta Cuscunà, a chiudere, martedì 14 dicembre, la rassegna di teatro contemporaneo “Aria” e, con essa, il cartellone 2021 delle attività culturali dell’Università dell’Aquila.

L’appuntamento è alle ore 19 a S. Demetrio Ne’ Vestini (AQ) nello spazio-teatro Nobelperlapace.

L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria da effettuarsi all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Nella prenotazione bisogna specificare anche se si intende usufruire del servizio navetta a/r che sarà allestito, con partenza alle 18:15 dalla Fontana Luminosa. Per assistere allo spettacolo sono obbligatori green pass e mascherina.

Aria e Normalità Impossibili, le due rassegne che compongono il programma delle attività culturali UnivAQ, sono organizzate dai professori del Dipartimento di Scienze Umane Gianluigi Simonetti e Doriana Legge e da Rosaria Caruso.

Lo spettacolo

Sorry boys. Dialogo su un patto segreto per 12 teste mozze è liberamente ispirato a una vicenda realmente accaduta negli Stati Uniti, nel Massachusetts. Nel 2008, nel liceo di Gloucester, 18 ragazze, tra i 15 e i 16 anni, rimangono contemporaneamente incinte, gettando nel panico la piccola comunità locale. Quando il preside della scuola ne parla su un quotidiano nazionale, scoppia una vera e propria tempesta mediatica e la vita privata delle 18 ragazze diventa un scandalo che imbarazza tutta Gloucester. Giornalisti da ogni dove, dall'Australia alla Gran Bretagna, dal Brasile al Giappone, invadono la cittadina nel tentativo di trovare una spiegazione per un patto così sconvolgente. Ma rimangono a mani vuote perché l'intera comunità, turbata dal fatto che la vita sessuale delle proprie figlie fosse diventata il pettegolezzo dei talk show di mezzo mondo, si chiude nel silenzio più assoluto. The Gloucester 18 è un documentario in cui si dà voce ad alcune di quelle ragazze, lontano dai riflettori dello scandalo. E una di loro confessa di aver voluto creare un piccolo mondo nuovo e una nuova famiglia tutta sua, dopo aver assistito a un terribile femminicidio. All’origine di tutto, insomma, ci sarebbe un patto tra teenager per crescere insieme i figli aiutandosi reciprocamente in una “comune” esclusivamente femminile. Senza dare voce direttamente alle protagoniste, Marta Cuscunà fa parlare tutti gli altri: dodici teste mozzate ed estremamente realiste, con linguaggio sessuale esplicito – manipolate dall’artista attraverso un meccanismo di leve – fissate in una cornice lignea sullo stile dei trofei di caccia, poiché tutti completamente messi al muro dalla scelta delle ragazzine.

Marta Cuscunà

Studia a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. È attrice in “Merma Neverdies”, spettacolo con pupazzi di Joan Miró e Zoé, inocencia criminal, diretti da Joan Baixas, Teatro de la Claca (Barcellona). Nel 2009 vince il Premio Scenario Ustica con “È bello vivere liberi!” e nel 2012 la menzione speciale Premio Eleonora Duse per “La semplicità ingannata”. Nel 2016 debutta con “Sorry, boys”. Terzo capitolo della trilogia sulle Resistenze femminili. Dal 2009 fa parte di Fies Factory, un progetto di Centrale Fies

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