Sabato, 05 Luglio 2014 14:34

Perdonanza patrimonio Unesco, una grande occasione per L'Aquila

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"L'inserimento della Perdonanza nell'Elenco Unesco dei beni orali e immateriali patrimonio dell'umanità è un riconoscimento alla storia e alla dignitià dell'Aquila, al valore storico e culturale di un atto - l'indulgenza plenaria concessa da Papa Celestino V - unico al mondo".

Il prof. Giovanni Puglisi, rettore dell Iulm di Milano e presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, ne è convinto: benché manchi ancora l'ufficialità, che dovrebbe arrivare nel 2015, l'apposizione del brand Unesco sul giubileo celestiniano può già dirsi certa.

Puglisi è stato uno dei relatori del convegno "L'Aquila rinasce dalla sua Perdonanza", svoltosi venerdì presso il Palazzetto dei Nobili. Un incontro al quale hanno partecipato coloro che più hanno lavorato all'ideazione e quindi alla formalizzazione della candidatura: da Walter Capezzali, presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria (alla quale si deve, nella persona del prof. Francesco Sabatini, la promogenitura della proposta), ai professori Franco Salvatori - già presidente della Società Geografica Italiana - e Ernesto Di Renzo, che ha curato e seguito materialmente la stesura del dossier.

La candidatura alla lista Unesco è un processo complesso, al quale partecipano una Commissione Nazionale e i ministeri competenti, in primis il Mibac, che la esaminano e la valutano.

La Perdonanza non è l'unico "bene immateriale" presente nel lotto di proposte che l'Italia invierà a Parigi. La lista, infatti, contiene altre undici candidature (ci sono anche la Luminara di Pisa o la Vite ad alberello di Pantelleria) ma quella della Perdonanza appare, al momento, favorita rispetto alle altre.

Le condizioni perché la manifestazione aquilana ottenga il via libera ci sono tutte. Innanzitutto perché è gia da due anni che si piazza nei primi posti della classifica italiana senza mai ottenere il riconoscimento ufficiale. Inoltre va considerato anche il rinnovato interesse del Governo per la ricostruzione del centro storico della città, dopo anni di abbandono, come testimonia la recente visita del neo ministro ai Beni culturali Dario Franceschini.

Si è stimato che, grazie al marchio Unesco, in 5-10 anni un luogo può arrivare a registrare un incremento dei flussi turistici dell'ordine del 20-30%, generando grandi ritorni economici.

La speranza, dunque, è che la Perdonanza, forte di questo blasone, possa essere inserita tra i grandi eventi nazionali e accrescere l'attrattività dell'Aquila, fungendo da volano per la sua ricostruzione economica, sociale e culturale.

Per far questo, però, occorrerà un deciso cambio di passo rispetto alle gestioni che si sono susseguite finora. Il brand Unesco non richiama solo grandi opportunità ma anche maggiori responsabilità di amministratori e cittadini verso azioni e investimenti più efficaci nella valorizzazione e nella conservazione.

"Dovremo adottare un approccio più manageriale" - ha spiegato Salvatore Santangelo, presidente dell'associazione "L'Aquila che rinasce", promotrice del convegno - "superando l'approccio un po' naif che ci ha caratterizzato finora. Avere questo riconoscimento ci consentirebbe di mettere in atto strategie di fundraising in grado di convincere grandi aziende a spendere il loro nome accanto alla Perdonanza. Trovo un po' strano che in una città dove sono arrivati e arriveranno ricchezze e risorse incredibili si abbiano difficoltà a reperire sul territorio fondi da destinare allo sport e alla cultura. Coloro che hanno avuto molto grazie al terremoto dovranno mettersi una mano sulla coscienza e restituire qualcosa alla collettività sostenendo una parte importante della nostra storia".

Al convegno hanno preso parte anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, l'arcivescovo Giuseppe Petrocchi, il presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani, il presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli, gli esperti di marketing culturale e territoriale, Angelo Argento e Maria Rosa Perri.

A coronamento dell'evento c'è stata anche la proiezione dei trailer di due opere sulla figura di Celestino V, “Nolite timere – L’insegnamento di Papa Celestino V” di Giuseppe Tandoi e “Celestino V – Il papa del gran rifiuto” di Franco Mannella, e la lettura di alcuni passi del racconto “Mauro a L’Aquila, tre anni dopo” di Diletta Nicastro.

Nel video interviste a Walter Capezzali, presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria; Giovanni Puglisi, rettore dello Iulm di Milano e presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco; Salvatore Santangelo, giornalista e presidente dell'associazione "L'Aquila che rinasce"; Ernesto Di Renzo, docente all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, curatore del dossier di candidatura della Perdonanza Celestiniana presentato all'Unesco.

 

Ultima modifica il Sabato, 05 Luglio 2014 15:49

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