Altre 6 opere contemporanee donate al Liceo Scientifico aquilano, uno dei “luoghi del contemporaneo in Italia” secondo la Guida del Mibac.
Mentre intorno tutto è ancora maceria, al Liceo Scientifico Statale "A. Bafile" dell’Aquila si arricchisce ancora la collezione di opere di artisti contemporanei fra i più brillanti e significativi dell’Italia dell’arte. Alle oltre 40 opere realizzate nella scuola nelle edizioni precedenti di “Polvere negli occhi, nel cuore sogni” si aggiungeranno ora - grazie al sostegno dell’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo, con l’aiuto della rivista Mu6 e in collaborazione con il CRM, Centro Ricerche Musicali di Roma, e con l’associazione PAC, progetto Arte Contemporanea di L’Aquila - le opere di Gianni Dessì, Sergio Fermariello, Neola Onlus, Chiara Mu, Mario Sasso e la rivista d’artisti Aria.
“Polvere negli occhi, nel cuore sogni” è un progetto dell’artista e docente aquilana Licia Galizia, che ha trasformato in un museo di arte contemporanea l’edificio in cui è ospitata una scuola. Nel 2010, a neanche un anno dal sisma, è riuscita a coinvolgere 26 colleghi artisti a donare alla scuola un’opera originale e di offrire ai ragazzi la possibilità di essere protagonisti della realizzazione attraverso dei laboratori. Ne è nato un primo blocco di ventitrè opere di artisti italiani di fama internazionale che hanno realizzato altrettante opere d’arte eterogenee per stile, per linguaggio e per mezzi espressivi. La collezione è poi cresciuta nel 2012 con altre 20 opere la cui realizzazione ha previsto un laboratorio con gli alunni.
È stato il tema drammatico del disastro ambientale che ha guidato gli artisti invitati a sostenere questa iniziativa. Gli allievi hanno partecipato attivamente alle operazioni di allestimento e fruizione di creazioni artistiche ispirate ad un evento di cui sono stati e sono tuttora protagonisti; hanno avuto l’occasione di incontrare gli artisti, di lavorare con loro e dialogare sul tema del dolore, della morte ma anche della rinascita e della ricostruzione.
Evidente la forza di un progetto che segna un unicum nel Paese. La scuola, spazio in cui si forma la coscienza dei cittadini del domani, diventa un luogo d’arte: è questa un investimento sul futuro poiché difficilmente questi alunni diventeranno cittadini sbadati o superficiali rispetto al valore dell’arte e della cultura nella società. A far ben sperare in tal senso sono sia l’entusiasmo con cui i ragazzi collaborano con gli artisti che la sensibilità con cui ormai si avvicinano al lavoro artistico. A dover essere sottolineato poi è il valore morale ed estetico della collezione per una città che da 4 anni è stretta nella morsa della distruzione, del brutto, del precario, dell’omogeneo, privata delle bellezze storico artistiche chiuse nella zona rossa o ormai perse. E infine, il progetto rappresenta un’occasione di crescita anche per il mondo dell’arte italiana o, almeno degli artisti che si sono prestati e che hanno affrontato, anche visitando la città e lavorando insieme ai ragazzi, una riflessione sul passato, sull’arte, sul futuro, sul ricordo, sulla speranza, sul valore della condivisione e sul ruolo dell’arte nella società da cui sono partiti.
Il successo di pubblico e di critica e l’entusiasmo dei partecipanti (artisti ed allievi) della prima e della seconda edizione inducono a credere ancora più fermamente che l’arte, con il suo linguaggio eclettico e dinamico, sia uno strumento prezioso per riavviare un processo di rinascita culturale e di arricchimento di un territorio crudelmente ferito.
Appuntamento dunque all'inaugurazione della mostra, il prossimo 4 maggio alle ore 16, ovviamente presso il Liceo Scientifico "A. Bafile" dell'Aquila.