Docenti, ricercatori, studenti e personale amministrativo di GSSI, Laboratori nazionali del Gran Sasso INFN e Università degli studi dell'Aquila hanno organizzato stamane un sit-in in piazza Duomo, all'Aquila, per dire no alla guerra.
"Come parte della comunità accademica e civile aquilana, crediamo sia nostro dovere prendere una posizione netta contro la guerra che sta distruggendo l’Ucraina e far sentire la nostra vicinanza alle nostre colleghe ed ai nostri colleghi ucraini e russi che sono in Italia per studiare e fare ricerca", hanno spiegato.
Una "ferma condanna per le azioni di Putin" che si è accompagnata alla "solidarietà verso la popolazione ucraina e russa, inutilmente trascinata dalle logiche di potere in un barbaro conflitto che lascerà solo macerie, aumentando le disuguaglianze sociali ed economiche da entrambe le parti".
La piazza ha chiesto con forza al governo italiano di lavorare ad una soluzione diplomatica che permetta il cessate il fuoco immediato ed una conferenza di pace che fermi il dramma in corso e porti al disarmo nucleare.
"Alla luce degli innumerevoli conflitti ancora attivi oggigiorno, e particolarmente toccati da ciò che sta accadendo negli ultimi giorni in Europa, siamo convinti che in un mondo globale serva una risposta globale", è stato ribadito stamane in piazza Duomo.
"Sentiamo pertanto il dovere morale di manifestare con forza il nostro rifiuto della logica della guerra come risoluzione delle controversie. Se ignorassimo questo richiamo ci sentiremmo complici".
La collaborazione con persone provenienti da tutte le parti del mondo che caratterizza la quotidianità della comunità accademica cittadina dimostra, ogni giorno, come sia possibile contribuire insieme e collaborativamente alla società, senza distinzioni di origine o genere.