Sabato, 19 Marzo 2022 16:13

Inaugurata l’Ippovia del Gran Sasso, sistema integrato di rilancio dell’equiturismo

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E’ stata inaugurata a Capestrano l’Ippovia del Gran Sasso d’Italia.

Con i suoi 470 km, attraverso tre province abruzzesi - L’Aquila Teramo, Pescara - e 65 località, è il tracciato di equiturismo più lungo d’Europa.

Dopo la cerimonia di inaugurazione, che si è svolta in località Presciano nel territorio del Parco Nazionale Gran sasso Moniti della Laga, si è tenuto un importante incontro dal titolo “Equiturismo nel Gran Sasso d’Italia” che ha presentato un progetto di rilancio del turismo collegato all’ippovia.

L’infrastruttura è stata realizzata dal Parco Gran Sasso Laga venti anni fa: oggi grazie all’attività di ricerca portata avanti da Demiogene Siavs (start up innovativa a vocazione sociale) con il progetto Nexum Equum, attraverso un accordo di programma di sviluppo con l’Ente Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) e Fite Trec Ante (Federazione Italiana per il Turismo Equestre), è stata oggetto di ripristino e ampliamento dei tracciati con un sistema integrato di offerta di servizi di equiturismo.

“Lo straordinario patrimonio ambientale paesaggistico che abbiamo saputo conservare intorno alla nostra montagna identitaria del Gran Sasso d’Italia - ha sottolineato il Presidente del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra - è lo sfondo migliore che possiamo offrire a chi vorrà essere presente nel nostro territorio con turismo culturale ed ambientale lento e di gusto volto ad apprezzare le matrici eccezionali che la natura ancora mostra nonché gli elementi di storia e di architettura che in modo non invadente ma sinergico l’uomo ha saputo disseminare nell’area protetta. L’Ippovia del Gran Sasso d’Italia rappresenta tutto questo: storia, cultura ambiente e turismo di qualità”.

Dopo la firma del contratto con gli operatori aderenti alla piattaforma del progetto Nexum Equum - Ippovia del Gran Sasso, prende il via l’offerta concreta dei servizi di equiturismo nell’ippovia attraverso il sito web www.ippoviagransasso.eu già lanciato in via sperimentale in occasione di Fiera Cavalli Verona.

Tutto il sistema garantisce un'offerta di 20 trekking giornalieri diversi per una percorrenza media di 25-30 kilometri al giorno (a seconda delle difficoltà).

Attualmente è garantita una percorribilità dell’80% delle tratte con servizi di accompagnamento, con cavallo proprio o a noleggio, di istruttori FISE – FITE Trec Ante e alloggio in strutture già presenti sul territorio. Lo sviluppo finale del progetto prevede di arrivare a circa 65 punti di sosta specifici (con recupero ruderi lungo il tracciato).

Nel progetto sperimentale, il sistema di alloggi è costituito da B&B selezionati e sono stati sviluppati pacchetti turistici anche questi sperimentali che variano da 1 a 10 giorni. “Abbiamo già intercettato tantissime richieste e le abbiamo analizzate sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo - ha affermato Giovanbattista Galeota, CEO Demiogene e responsabile del progetto Nexum Equum - Grazie a tutte queste informazioni raccolte, abbiamo potuto valutare meglio le potenzialità del progetto e soprattutto predisporre un sistema di pacchetti di offerta orientati a soddisfare 4 tipi di esigenze: quelle degli amanti del Trekking a cavallo, quelle degli amanti dell’equitazione che non abbiano esperienza di Trekking in montagna, quelle di chi è affascinato dall’idea della vacanza a cavallo come un nuova esperienza; quelle dei congiunti ai vacanzieri a cavallo e che, per diverse ragioni, non hanno possibilità o non vogliono fare una autentica vacanza di trekking a cavallo”.

Il progetto Nexus Equum - Ippovia del Gran Sasso prevede anche l’organizzazione della vacanza a cavallo programmando la creazione della scuola di equitazione per bambini e adulti, il campo vacanza e la fattoria didattica per i bambini al seguito dei cavalieri che affrontano i percorsi trekking, l’attraversamento dei percorsi ippovia in carrozza per persone che hanno difficoltà a stare in sella al cavallo, la riabilitazione equestre e l’ippoterapia come vacanza rigenerante. Ad ognuna di queste esigenze sarà abbinato un servizio di visita dei luoghi più caratteristici dell’ippovia per tradizione storica e bellezza paesaggistica.

Insomma, un mix completo di contenuti che rendano la vacanza ippovia una vacanza unica.

Altro aspetto importante di sviluppo del progetto sperimentale è quello di testare tutti i percorsi per la progettazione degli interventi di ripristino della viabilità nei tratti più abbandonati dell’ippovia, con il supporto tecnico e valutativo dei centri aderenti all’accordo e la verifica di tutti gli interventi che si sono programmati per la creazione di nuove poste (oltre quelle esistenti) necessarie a migliorare il servizio di accoglienza e di sosta dei cavalieri e cavalli.

Per quanto attiene l’argomento degli appassionati dotati di grande autonomia nell’andare a cavallo e che necessitano solo di conoscere il sistema dei percorsi e dei punti di appoggio, ci si è posti l’obiettivo di rilasciare una applicazione, certificata, che permetta di poter affrontare i percorsi in massima sicurezza, certezza di assistenza e di sosta, nel pieno rispetto delle norme di tutela del patrimonio naturalistico e di rispetto della biodiversità imposto dalle regole del Parco.

“Le fondamenta dei primi 2 pilastri del progetto Nexum Equum - offerta dei servizi di turismo equestre e sistema gestionale - le abbiamo create; ora ci concentreremo allo sviluppo progettuale per gli investimenti nella viabilità ed in quelli per il potenziamento delle strutture ricettive per la sosta dei cavalieri e per l’aumento della capacità di offerta degli operatori di turismo equestre che sono entrati e che entreranno nel progetto”, ha concluso Galeota. “Con la costituzione del soggetto di rete che unisce i comuni, con l’associazione intercomunale, agli operatori privati che già sono dentro al progetto o che lo saranno in un futuro molto prossimo, si completerà il definitivo passaggio di tutto il progetto al territorio come strumento di stabile sviluppo economico e sociale delle aree interne”.

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