L’Università degli Studi dell’Aquila ha vinto il primo premio nel concorso nazionale “Archivio delle buone pratiche per la salute e la sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili” organizzato congiuntamente dall’Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) e dal Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza sul Lavoro, in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e la Rete delle professioni tecniche.
Il concorso intende sensibilizzare sul tema della prevenzione, per migliorare la sicurezza nei cantieri edili temporanei o mobili, riducendo il rischio di infortuni e malattie professionali.
Il bando prevedeva la possibilità di partecipazione per le imprese, i coordinatori per la sicurezza nei cantieri e gli enti pubblici. L’Università dell’Aquila ha ricevuto il primo premio nella categoria “Enti Pubblici”, su 43 proposte complessivamente presentate, con la buona pratica dal titolo “Il piano generale di cantierizzazione”.
Tale buona pratica è frutto della collaborazione virtuosa tra l’Università, in particolare il Dipartimento DICEAA, e l’E.S.E.-C.P.T. L’Aquila, costituito da Ance L’Aquila e sindacati del settore edile. Tale premio è consistito in una targa di merito ed il lavoro sarà pubblicato anche su riviste di rilievo e potrà essere trasmesso alla Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro.
Il gruppo di lavoro che ha realizzato lo studio di ricerca è costituito, per l’Università, dal Prof. Pierluigi De Berardinis, responsabile scientifico della ricerca, dalla Prof.ssa Marianna Rotilio, dal Dottore di Ricerca Ing. Eleonora Laurini, componenti del Gruppo di Ricerca del DICEAA di “Produzione edilizia e gestione razionalizzata del processo costruttivo in cantiere” e da due collaboratori, Ing. Luigi Fradiani e Ing. Benedetta Tudini; per l’ente l’E.S.E.-C.P.T. L’Aquila hanno collaborato il Direttore Geom. Lucio Coccocetta e l’Ing. Valentina Scenna.
Il piano generale di cantierizzazione è uno strumento di ordine superiore per la gestione di sistemi complessi quale ad esempio la ricostruzione post sisma o, in generale, post disastro, in cui si verificano interferenze e criticità lavorative per la presenza in contemporanea di cantieri, cambi repentini di scenario, condizioni di elevato rischio.
E’ uno strumento programmatico che, da un lato, consente la razionale gestione dei lavori, dall’altro implementa la sicurezza, in quanto è in grado di prevedere e quindi mitigare, le condizioni di rischio. Uno dei tre piani fin ad oggi elaborati, relativo al Comune di Fossa, è stato approvato il 3 febbraio 2021 in Consiglio Comunale. La buona pratica ideata potrà essere esportata per disciplinare altri ambiti complessi, come nel caso del cratere del Centro Italia, o per l’attuazione di interventi unitari di riqualificazione profonda di borghi e centri storici minori per il rilancio delle aree interne, in accordo con bandi di finanziamento del PNRR.