Ispirare e mettere in collegamento tra di loro musicisti di tutte le etnie per portare un messaggio di pace nel mondo attraverso la musica. E' questo l'obiettivo che nel 2004 ha dato vita al progetto e al supergruppo Playing For Change, collettivo multirazziale che ieri sera ha inaugurato la quindicesima edizione del festival "Blues sotto le stelle".
Un concerto che è stato un vero e proprio caleidoscopio di stili e generi musicali (guarda il video e la photogallery), provenienti dai vari angoli del globo: dal reggae all'afro soul di Miriam Makeba, dal blues del Delta del Mississippi al latin rock suonato nello stile di Carlos Santana.
l Playing for Change sono legati anche all'omonima fondazione, un'organizzazione no profit che si è data la missione di edificare scuole di musica destinate all'infanzia in vari luoghi del mondo.
L'iniziativa Playing For Change è nata grazie allo statunitense Mark Johnson. Produttore discografico e ingegnere del suono, Johnson ha viaggiato nei cinque continenti, e, servendosi di un'apparecchiatura mobile usata come studio di registrazione, ha "catturato" le performance di musicisti che eseguivano una medesima canzone interpretandola ciascuno nel proprio stile. Il primo brano pubblicato per PFC fu una fiammeggiante versione di Stand By Me, che assemblava 35 diverse versioni di altrettanti musicisti provenienti da 10 paesi. E questa particolare riedizione dello standard di Ben E. King, riversata in video, è stata vista oltre cento milioni di volte e ha dato la stura a nuovi progetti dell'organizzazione.
Questa sera "Blues sotto le stelle" proseguirà con il secondo gruppo in cartellone.
Sempre alle 22, e sempre alla piscina comunale "Ondina Valla", si esibiranno i The King Krimson ProjeKCt: la leggenda dei King Crimson raccontata da Tony Levin, Pat Mastelotto e Adrian Belew, che ancora oggi ne rappresentano il cuore pulsante.
I King Crimson sono stati uno dei gruppi fondamentali per l’evoluzione del rock contemporaneo, autori, nel 1969, del leggendario In the Court of the Crimson King, una delle pietre miliari del progressive rock.
The Crimson ProjeKCt, che ripropone la formula del doppio trio sperimentata dai King Crimson dal 1994 al 1997, è una diramazione dei King Crimson. Il loro è un concerto magico che attraversa i classici degli anni ‘70 (Red, Larks' Tongues in Aspic Part II), le pulsioni ritmiche degli anni ‘80 (Elephant Talk, Frame by Frame, Indiscipline, Thela Hun Ginjeet, Sleepless), le sperimentazioni ricercate e nervose dei ‘90 (Thrak, B’Boom, Vrooom Vrooom).
Il filo conduttore è da ricercarsi nei ProjeKCts di Fripp & Co., che dal 1997 in poi hanno caratterizzato la storia parallela dei King Crimson. Tony Levin e Adrian Belew entrano nei King Crimson nel 1981, Pat Mastelotto nel 1994. Levin e Mastelotto formano gli Stick Men nel 2009, Belew inaugura il suo Power Trio nel 2006. L’unione di queste forze permette la nascita della straordinaria formazione del Crimson ProjeKCt.