Venerdì, 10 Maggio 2013 18:19

No all'Invalsi, no al sistema di (s)valutazione: l'appello dei Cobas

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“Per vedere la maturità di una persona è necessario che componga un testo di senso compiuto non che faccia prove irrilevanti dove un cretino che ha buona memoria supera i quiz e una persona di cultura che non ricorda un dettaglio viene esclusa”. Lo scrive Luciano Canfora, tra i primi firmatari dell’appello dei Cobas contro i test Invalsi che, dal 7 al 16 di maggio, vengono imposti nelle scuole italiane, dalle elementari alle superiori, per misurare la qualità del lavoro dei docenti e degli studenti.

I continui tagli agli investimenti nella scuola e nell’università hanno minato le condizioni strutturali della scuola pubblica: si è imposta, così, un’idea di scuola schiacciata sulla valutazione secondo criteri aziendali, che considera l’istruzione come fosse una qualsiasi merce in compra-vendita. Un modello esportato dagli Stati Uniti dove, però, si sta rapidamente correndo ai ripari dopo che si è capito che la valutazione a quiz sta facendo danni incalcolabili nelle aule scolastiche.

L’utilizzo delle prove a quiz, che non valutano lo spirito e le capacità critiche degli studenti e dei docenti, sono oramai centrali nel sistema scolastico e universitario italiano, a partire dalla seconda elementare e fino all’accesso all’università e alla professione di docente. Tra l’altro, uno degli ultimi atti del governo Monti ha imposto una valutazione delle scuole italiane attraverso i test Invalsi: in base ai risultati dei quiz, gli istituti vengono più o meno finanziati. Una scelta che influenza l’impostazione quotidiana della didattica, nei metodi di insegnamento e nella scelta delle discipline: riduzione al problem solving per la matematica e, per l’italiano, oscuramento della complessa composizione scritta a favore della comprensione del testo, del quale non importano più i messaggi autoriali veicolati o il loro significato storico-culturale.

La standardizzazione del lavoro scolastico e dell’apprendimento è un obiettivo cruciale nella logica dell’istruzione merce e della scuola azienda. Perché ridurre la scuola ad un modello replicabile? Sarà un caso che il MIUR, per mettere a punto i sistemi di valutazione ha coinvolto associazioni di Confindustria? Forse no, se è vero che da anni si spinge per una formazione che addestri una forza lavoro in possesso di competenze generiche e flessibili, capaci di adattarsi alla condizione di precarietà endemica che aspetta i ragazzi nel mondo del lavoro.

L’Invalsi, per la formulazione delle sue prove, si avvale in particolar modo dei test preparati dal Timms and Pirls International Study Center. La cosa interessante è che Timms and Pirls collaborazione con il Boston College e con l’IEA, International Association Evaluation of Educational Achievement, una organizzazione, teoricamente indipendente, una cooperativa internazionale degli istituti di ricerca nazionali e di agenzie di ricerca governativa.

Segretario è Seamus Hegarty, che collabora fianco a fianco con l’Associazione TreeLLLe che sostiene pienamente i test Invalsi con la Fondazione Agnelli e la Compagnia di San Paolo. Il presidente della TreeLLLe è Attilio Oliva, che è stato consigliere di Confindustria per l’istruzione, componente della struttura organizzativa della Luiss, il cui presidente del Cda è Emma Marcegaglia. Tra i componenti dell’Associazione, Tullio De Mauro, Ezio Mauro, Umberto Eco, Franco Frattini, Giuliano Ferrara, Umberto Veronesi. Tra i soci fondatori e garanti emergono Fedele Confalonieri, Pietro Marzotto, Marco Tronchetti Provera.

E’ per questo che i Cobas hanno lanciato importanti mobilitazioni, anche qui a L’Aquila. Il 14 maggio è previsto lo sciopero generale delle scuole medie, il 16 delle superiori. L’invito ai docenti è a non somministrare i quiz, ai genitori a non mandare i loro figli a scuola. C’è poi la raccolta firme, sottoscritta già molte migliaia di docenti, intellettuali, uomini e donne della cultura e delle arti: da Pietro Barcellona a Paolo Barrucci, da Maria Grazia Campari a Luciano Canfora, oltre al nostro concittadino Guido Visconti.

Qui trovate le informazioni utili per aderire

Ultima modifica il Sabato, 11 Maggio 2013 00:21

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