Durerà per circa un mese con "la volontà ambiziosa di sommergere L'Aquila di creatività, di trovare modi alternativi per ripensare il luogo pubblico e di rimettere al centro dell'elaborazione post sisma la socialità e la possibilità di espressione".
E' il Re_acto Fest, festival di street art organizzato dall'associazione Reacto in collaborazione con il Comitato 3e32 e il patrocinio del Comune dell'Aquila e l'Ordine degli architetti, ma sopratutto grazie all'impegno volontario di tanti ragazzi vogliosi di portare finalmente l'arte nei luoghi pubblici di questa città, aggiungendo alla ricostruzione edile un tocco di colore e vivacità.
Il fine di questo festival - ha affermato stamane in conferenza stampa il direttore artistico, l'architetto e street artist Luca Ximenes - è portare la creatività nelle strade della nostra città sia nelle strade limitrofe al centro che in periferia, come nel Progetto case. Qui vorremmo riuscire con un intervento minimo, che si basa sulla sola vernice, a dare un'identità a questi luoghi che attualmente non l' hanno. Il Festival vuole essere quindi una reazione attraverso l'arte, da cui il nome Re_acto".
Il tutto avrà inizio con l'inaugurazione di sabato 13 settembre attraverso una "Jam Painting" nello spazio sociale di CaseMatte [leggi qui il programma completo] a cui seguirà il concerto dei Naphta Narcise e Mold on your souce. A curare la parte musicale del Festival sarà il giovane rapper aquilano Andrea Marchetti della Zona Rossa Krew (arriveranno nomi dal calibro di Kaos One, Danno, Murubuto, Dj Craim e tanti altri).
Le mura finora concesse dall'amministrazione si trovano intorno la Fontana luminosa (il sottopassaggio, la parte alta di Viale Gran Sasso e Viale Ovidio) e nel Progetto Case di Bazzano, in cui verranno dipinte tre pareti cosiddette 'cieche', senza finestre.
A colorarle una quindicina di artisti: si andrà dai dipinti surreali di Zed1, ai comics di Solo, agli stencil ironici di EsseGee Fra, passando per le opere d'ispirazione bizantina di Klevra, per arrivare ai collage ispirati alla pop art di UNO, alla sticker art e ai combo "ecologici" di StelleConfuseTree, alle creature ibride e visionarie di MrThoms, ai murales futuristici di V3rbo fino al liberty noire e metropolitano di Diamond.
Un Festival attraverso il quale L'Aquila si apre finalmente ad una forma d'arte presente in tutta Europa, dal grosso impatto sociale.
"Dopo Art Bridge ora siamo lieti di patrocinare anche questo festival in cui si dipingerà direttamente su alcuni muri in aree da sottrarre al degrado per andare invece verso un'idea di bellezza" ha dichiarato l'Assessora al sociale al Comune dell'Aquila Betty Leone in conferenza stampa.
"Vorremmo che L'Aquila -ha continuato l'assessora - divenisse un museo a cielo aperto, sopratutto quando le proposte artistiche partono dai giovani e dal loro entusiasmo. Vorrei sottolineare - ha concluso Leone - anche i tempi rapidi con cui il Comune ha saputo rispondere in questo caso, anche grazie all'impegno dela dirigente del settore ricostruzione Enrica De Paulis. In più il Comune è stato coraggioso perché questo è un intervento per certi aspetti rischioso ma che vale la pena di fare".
Dello stesso parere il Presidente dell'Ordine degli Architetti Gianlorenzo Conti:"Siamo contenti di patrocinare questa iniziativa portata avanti da un nostro iscritto che si è sempre distinto per la sua originalità in tutte le sue proposte". Conti ha poi voluto svelare un particolare: "Abbiamo chiesto al Festival di dipingerci una delle pareti della nuova sede dell'Ordine al nucleo industriale di Pile. Siamo particolarmente orgogliosi di questa iniziativa -ha concluso Conti - vedremo se sarà possibile anche sponsorizzarla".
Ma la "carramba che sorpresa" non finisce qui, perché alla rivelazione di Conti sempre in conferenza stampa ne è seguita un'altra forse ancora più stupefacente, da parte della Dirigente Comunale del Settore Ricostruzione Enrica De Paulis:"Fuori programma stiamo pensando di far dipingere al Festival anche una nuova sede degli uffici Comunali". Già perché da Rocca Carrabba alcuni uffici verranno trasferiti in un edificio nella zona del Nucleo industriale di Pile non ancora svelato ma che voci descrivono di architettura industriale non proprio piacevole, adattissima per essere colorata da un intervento di street art.
"Ci piace l'idea che il Comune possa essere da supporto e contenitore di ogni forma artistica - ha concluso De Paulis - l'arte infatti come fu per il rinascimento, può essere il veicolo per transitare la città da un periodo oscuro verso un futuro migliore".