"C'era una volta (ci sono, fortunatamente, oggi) un club, un musicista, l'incontro tra i due", così il Be One a proposito della serata di sabato 15 novembre, organizzata dalla discoteca aquilana.
"Quello che sembrerebbe l'inizio di una novella a fondamenta razziali - si legge in una nota del club - altro non è che l'elenco delle generalità di #urbanrush, prossima solidificazione musicale palpabile del Be One che avverrà Sabato 15 Novembre".
Costante ricerca per l'elemento destabilizzante, traiettoria a effetto, locked spesso a un'eleganza quasi studiata nella stratificazione dei dettagli, in un susseguirsi di elementi che combaciano perfettamente, si parla proprio del protagonista principale del racconto, Teenage Mutants.
Aka Turtle Bros, Dj e produttore made in Mainz, Germany, colonna portante dell'etichetta berlinese Still vor Talent - sfera pionieristica del panorama mondiale musicale underground che ha la capacità di sventolare nomi del calibro di Oliver Koletzki, Robosonic, Sascha Braemer e, naturalmente, lo stesso Teenage Mutants -. La techno underground, la deep house e la scena dance indie in particolare, dove tutto per lui ebbe inizio. Livelli altissimi, fusione degli elementi, ribaltamento degli stessi e fuoriuscita di output chirurgici, è il tentativo riuscito di concepire musica per la mente della gente, ricetta perfetta che lo rende subito capace di saltare fuori da quel di Rhineland, per accedere a porte spalancate alle classifiche musicali dell'istituzione musicale web, Beatport. Seppur giovanissimo, Turtle Bros ha già tutte le carte in regola per entrare nell'Olimpo dei producer dal talento immacolato e dal futuro più che roseo.
"Così s'abbandona la mente a questi suoni, a questa grandiosità. Fine a se stessa? Probabilmente sì. Ma, lungi dall'essere un difetto, fa semplicemente sognare. Così il sogno tanto è effimero, tanto è breve. Di tutto il resto poco importa".
Al Be One il prossimo 15 Novembre.