Sabato, 10 Gennaio 2015 22:32

1915-2015: centenario del terremoto in Marsica. A piedi sui luoghi della memoria

di 

1915 - 2015: ricorre il 13 gennaio di quest’anno il centenario del terremoto che colpì la Marsica e parte di Lazio e Campania.

L'intensità della scossa principale fu dell'XI grado della scala Mercalli, la magnitudo è stata stimata in 7.0 Mw. Fu uno dei più disastrosi terremoti della storia italiana: rase al suolo la città di Avezzano e provocò 30.000 vittime su un totale di 120.000 persone residenti nelle aree colpite.

Per ricordare il terremoto del 1915 quest’anno nella Marsica e nella Valle Roveto saranno organizzate numerose iniziative da parte di Regione, Provincia, Comuni, associazioni di volontariato e cittadini. Ognuno con i propri mezzi e le proprie modalità: convegni, francobolli speciali, calendari commemorativi, spettacoli teatrali e persino un cammino. Un cammino a piedi chiamato 'La Spirale della Memoria'.

Iniziato il due gennaio, in 15 giorni toccherà le località e le tracce del terremoto del 1915 “per rivivere emotivamente, in un percorso a spirale che conduce alla conoscenza, il terremoto della Marsica di cento anni fa”.

L’idea è di Luca Gianotti, camminatore per vocazione e per professione, che vive a Tagliacozzo ma ha girato l’Italia e il mondo a piedi, da solo o in gruppo. Un viaggio di conoscenza e controinformazione attraverso le tracce del terremoto nei paesi abbandonati ma anche nei racconti degli anziani.

Frattura, ad esempio, è una frazione di Scanno costruita su una frana e distrutta completamente, sebbene molto lontana dall'epicentro. Morirono 162 persone, soprattutto donne e bambini, perché gli uomini erano in Puglia a fare i tosatori di pecore. Il paese fu poi ricostruito più in alto durante il fascismo e la gente fu divisa in tre luoghi diversi, ma conservò il forte senso di comunità. Storie minori, ricordi a cui i media non hanno dato voce e conseguenze socio-economiche del terremoto.

La nostra redazione ha raggiunto Luca Gianotti al telefono, mentre camminava da Anversa degli Abruzzi a Castelvecchio Subequo, dove il comitato "Memories", con il Patrocinio del Comune e la collaborazione dell'Associazione di trekking "Arcobaleno del Sirente" ha organizzato un incontro pubblico.

Luca, il tuo percorso traccia una doppia spirale con al centro Avezzano: una scelta voluta vero?

"La spirale ha sempre avuto per me un significato importante perché simboleggiava, nei popoli antichi, l’evoluzione individuale e collettiva. Da qui il desiderio di partire da casa, seguendo una motivazione personale, per andare nel profondo delle storie, seguendo però il percorso più lungo possibile. Da Tagliacozzo ad Avezzano in macchina ci impiego 15 minuti, con questo viaggio ci metterò 15 giorni".

Sei uno dei massimi esperti di camminare in Italia, guida, autore di libri sul tema, direttore artistico di festival sul camminare: com’è questa volta camminare in luoghi che in un certo senso sono più tuoi? E’ un viaggio più introspettivo degli altri?

"La spirale è ricerca interiore, profondità ed energia. Con questo viaggio, diverso da una retorica celebrazione, voglio fare il punto sulla mia vita nella Marsica, dove vivo da 17 anni, e sulla vita della Marsica: mi sto chiedendo a 100 anni dal terremoto cosa è cambiato, nei luoghi e nella gente, e sto discutendo, negli incontri pubblici serali, di quali possono essere le prospettive per questo territorio. Un’attenzione al passato dunque, per non rimuovere completamente, a causa del dolore, quanto è accaduto, e anzi fare un processo condiviso di recupero della memoria, ma anche uno sguardo al futuro".

E’ anche un viaggio nella natura il tuo, tra i parchi naturali dell’Abruzzo. Puoi dirci una cosa che ti ha colpito o un incontro “speciale” che hai fatto?

"In tre giorni ho attraversato il Parco Nazionale d’Abruzzo, una risorsa splendida che la nostra regione ha e che resta inspiegabilmente sempre fuori dai circuiti turistici. Il mio diario di viaggio è quindi anche un modo per portare l’attenzione sulla bellezza della nostra terra, che cerchiamo di far scoprire anche con i viaggi de La Compagnia dei Cammini. E l’incontro più emozionante che ho fatto è senz’altro quello con gli animali: volpi, branchi di cervi e tracce di lupi contribuiscono a dare al viaggio ogni giorno una speciale magia".

Alcuni incontri li hai programmati in anticipo, attraverso una rete di relazioni, altri immagino sono nati e nasceranno in cammino. C’è qualcuno che si è unito, qual è la risposta della popolazione alla tua iniziativa?

"Storie e ricordi del terremoto mi stanno consentendo di entrare molto velocemente in contatto con le persone. Gli anziani mi aprono le porte delle proprie case, appassionati di cammino fanno alcuni tratti del viaggio con me, cittadini dei paesi mi accompagnano da una tappa all’altra come per scortarmi in quei luoghi a loro familiari e accompagnarmi all’arrivo a sera. Oggi ad esempio siamo in quattro. Anche associazioni come Ethnobrain e Movimento Tellurico, che organizza ogni anno la Lunga Marcia per L’Aquila, faranno con me alcune tappe del viaggio".

Salutiamo Luca Gianotti augurandogli Buon Cammino e con la promessa che, anche solo per oggi e attraverso il filo rosso della memoria, L’Aquila e la Marsica saranno più vicine.

Percorso di viaggio:
Tagliacozzo – Camporotondo – Canistro – Morino Vecchia - Civita d’Antino – Villavallelonga – Pescasseroli – Scanno – Frattura vecchia – Anversa – Cocullo – Cerchio – Aielli – Celano – Massa d’Albe – Alba Fucens – Magliano de’ Marsi – Scurcola Marsicana – Capistrello – Luco – Trasacco – Lecce dei Marsi – Sperone – Gioia – San Benedetto – Pescina – piana del Fucino – Avezzano.

Diario di viaggio: https://www.facebook.com/SpiraleDellaMemoria

 

Ultima modifica il Domenica, 11 Gennaio 2015 22:35

Articoli correlati (da tag)

Chiudi