Mercoledì, 11 Febbraio 2015 15:06

Fondi cultura, con nuova rendicontazione spariscono associazioni

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C'è un gran movimento intorno ai fondi della Regione Abruzzo per le associazioni e le attività culturali. Stamane, negli uffici del Servizio cultura dell'ente regionale all'Aquila, è stata stilata una graduatoria pressoché definitiva dei fondi assegnabili in base alla ex legge regionale 43.

In sunto, la legge 43 del 1973 riguardava l'organizzazione e il finanziamento di manifestazioni di interesse collettivo e culturale da svolgersi sul territorio regionale, ma nell'arco degli anni è diventata uno strumento estremamente discrezionale in mano alla politica, strumentale all'elargizione di contributi a pioggia per manifestazioni di ogni tipologia. Alla fine del 2013, la legge 43 è stata abrogata e sostituita dalla legge 55, essenzialmente a causa dell'obbligato allineamento delle leggi regionali con la normativa europea, e anche per il cosiddetto "scandalo De Fanis", che ha visto coinvolto e arrestato l'assessore alla Cultura della giunta Chiodi Luigi De Fanis.

Per questi motivi, la Regione Abruzzo ha istituito una commissione interna, con lo scopo di esaminare le domande di assegnazione del 2013. Una maniera per rendere più trasparente, e soprattutto rendicontabile, l'assegnazione dei fondi. Infatti, dopo lo scandalo che ha coinvolto l'ex assessore di Forza Italia, anche la Corte dei Conti ha intimato l'ente regionale di elargire i fondi solo previa rendicontazione fiscale delle spese avvenute per i progetti per cui era stato stanziato il finanziamento. Insomma, ci si è accorti che per circa 200mila euro che sarebbero dovuti essere liquidati nel 2014, per progetti presentati nell'anno precedente, non esistevano riscontri fiscali, ma semplici dichiarazioni di spesa generiche delle associazioni. Per questo, i fondi per il bando sono rimasti bloccati per un anno e oggi è stata decretata la graduatoria definitiva.

"Qui casca l'asino", avranno pensato i funzionari del Servizio cultura della Regione. Quando, infatti, l'Ente ha contattato le associazioni idonee al contributo, per ottenere i riscontri fiscali che non aveva mai fino ad allora richiesto, alcune di queste associazioni hanno rinunciato al contributo, perché non sapevano come giustificare le spese. Insomma, un radicale cambiamento di paradigma del mero finanziamento a pioggia ha messo in crisi alcuni soggetti, che hanno quindi lasciato i soldi nelle casse regionali.

Per questo, i contributi non riscattati dalle associazioni "sparite", sono stati aggiunti a quelli da redistribuire, e stamane è stata stilata una graduatoria.

Sono circa 120 i progetti presentati dalle associazioni culturali e accolti dalla Regione, per un plafond di poco meno di 300mila euro. Numerose domande giudicate idonee, tanto che è stato necessario procedere all'estrazione di chi, all'interno della graduatoria, figurava nella stessa posizione, in modo da creare una classifica inequivocabile per l'assegnazione di fondi certi. Previa presentazione dei riscontri fiscali, naturalmente.

I fondi pubblici sono sempre più esigui per le attività culturali di una regione che nell'arco dei decenni si è contraddistinta, soprattutto nelle aree interne, per un'attività culturale intensa.

[Leggi la graduatoria - Allegato A]

Ultima modifica il Mercoledì, 11 Febbraio 2015 16:09

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