Mercoledì, 01 Aprile 2015 10:47

Geniali, giovani e rumorosi: i Mold On Your Sauce presentano il loro primo album venerdì a CaseMatte

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I Mold on your sauce sono stati senza dubbio la band rivelazione dell'anno nell'emisfero musicale aquilano del 2014.

Tre ragazzi: Carlo Attardi al basso, Enrico Fiore alla batteria e Ottaviano Dionisio alla chitarra, rispettivamente 19, 20, e 21 anni con il coraggio di presentarsi dal principio con pezzi originali, tutti strumentali ("mai fatto cover"), fino a dare alla luce il loro primo album "Propaganda" che sarà presentato dal vivo per la prima volta all'Aquila venerdì 3 aprile nello spazio autogestito di CaseMatte.

Intanto in questi giorni i Mold sono già in tournée con la loro Multipla ("è della mamma del bassista"), e il loro math noise da portare in giro insieme a tanta incontaminata voglia di divertirsi. Sono stati a Bari, poi Taranto, infine Salerno. Poi torneranno giusto in tempo in Abruzzo per il "Release party" nell'ex manicomio.

Newstown li intervista proprio mentre, dopo tanti live sui palchi cittadini (i Mold hanno suonato molto all'Aquila nel 2014), si godono la strada: "Abbiamo iniziato a suonare insieme come Mold On Your Sauce nel 2013 quando abbiamo unito per la prima volta una serie di stacchi che nessuno aveva suonato con questa formazione" racconta direttamente dalla Multipla Ottaviano.

mold 4L'album propaganda è uscito per la casa discografica Seahorse records: "Sono otto pezzi scelti tra i migliori che avevamo - racconta sempre il chitarrista - l'album l'abbiamo chiamato così perché serve essenzialmente per farci conoscere, è una forma di presentazione, per dire 'questi siamo noi ma non rimarremo sempre così'. Oggi per esempio siamo una band strumentale ma in futuro canteremo anche. La nostra musica la definirei acida, caotica ed a tratti deliranti...che così ci rispecchia".

Ed in effetti propaganda suona così, ma è percorso anche da atmosfere cupe, nevrotiche, senza un centro in cui però scintillano scomposte mille idee e tutte la rozza energia di un'adolescenza autentica che dall'estrema provincia disastrata, evoca quelle grunge 90' di Seattle, quelle soniche della New York 80' o quelle proto-punk di fine 70' degli Stooge dall'altrettanto disastrata Detroit.

I componenti dei Mold hanno iniziato a suonare dopo il terremoto, nel 2010, a CaseMatte, in uno dei pochi spazi che in quel momento aveva una specie di sala prova attiva (la mitica Red Box),  e la presentazione del primo album di questa gioventù tellurica, cresciuta tra le macerie, gli spazi autogestiti, le gru e le nuove desolanti periferie, avverrà proprio qui: "Abbiamo iniziato a suonare a ColleMaggio che eravamo praticamente bambini, facevamo il primo superiore - conclude Ottaviano - già allora sognavamo di presentare a CaseMatte il nostro primo album. Venerdì lo faremo".

Ad arpire il concerto ci saranno i giovanissimi quanto grangettoni "Upstream".

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Ultima modifica il Mercoledì, 01 Aprile 2015 12:59

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