Sabato, 15 Giugno 2013 16:15

Transumanza in bici: il 22 giugno, a L'Aquila, il Palco a pedali dei Tetes de Bois

di 

Vieni con la tua bici, la metti sui rulli e semplicemente pedala. Semplicemente produrrai tutta l’energia che illuminerà il palco e lo farà suonare. Prima volta al mondo. Fuori dal luogo comune che lo spettacolo lo fanno gli artisti sul palco e gli spettatori in platea, stavolta la retorica è stracciata dalla realtà. Se non pedali le luci si spengono e il palco rimarrà muto.

E’ la magia del Palco a pedali che, sabato 22 giugno, illuminerà piazza Duomo. Due giorni di viaggio, "un pellegrinaggio d'amore", da Roma e dal nord Italia: meta finale, L’Aquila.

Il gruppo musicale Têtes de Bois ha chiamato a raccolta attivisti della bicicletta, del movimento lento e della decrescita felice per un solo, semplice e sentito gesto: "andiamo a L'Aquila per abbracciare i suoi abitanti". Venerdi 21 giugno, si partirà per una Transumanza a pedali: 144 chilometri in due tappe, da Roma, via Rieti, dal Nord, attraversando le strade di Terni, dal mare Adriatico. L’invito è a salire sulla bicicletta, magari approfittando del treno e, se non si trovano altri modi, farsi trovare alle porte della città per proseguire insieme verso il cuore del centro storico, dove i Tetes de Bois si esibiranno con il loro utopico spettacolo.

Il Palco a pedali è meccanismo artistico unico al mondo che trae la sua energia da 128 dinamo collegate ad altrettante biciclette: sarà il pubblico, in sella alla due ruote con la quale arriverà in piazza Duomo, a dare energia elettrica a luci e amplificatori della band. Semplicemente pedalando, ad andatura balneare, verrà prodotta l’energia necessaria per sostenere Goodbike, un viaggio nel mondo della bicicletta tra immagini, canzoni, racconti e versi. Ospiti speciali della serata, Francesco Di Giacomo, storica voce del Banco del Mutuo Soccorso, e Pino Marino, cantautore romano assai interessante.

Il concerto, naturalmente gratuito, non è altro che una scusa. A raccontarlo è Andrea Satta, voce e volto della band, ai microfoni di NewsTown Andrea Satta.

“Incontriamo una realtà tragica e tuttavia con un grande futuro: se si riesce a capirlo, la tragedia, che ho vissuto venendo in città subito dopo il terremoto a incontrare gli aquilani per fare qualcosa con loro e per loro nei giorni più difficili, può offrire la grande occasione di trasformare questo meraviglioso centro storico in un esempio per l’Europa, per l’occidente. Penso ad una città che possa essere attraversata dai bambini senza pericolo, che possa essere vissuta senza difficoltà dagli anziani e da chi ha un disagio, non scritta nuovamente per le automobili come tutti i centri storici occidentali. E’ una grande possibilità e il Palco a pedali non è altro che un messaggio surreale, che parla delle cose che si vogliono e che si possono fare. Non si inserisce nell’elenco del possibile sfida l’impossibile”.

Sfidare l’impossibile, è questo il senso. Spesso vengono organizzate iniziative per permettere agli aquilani di tornare a vivere il centro storico: sabato si tenterà un qualcosa di diverso. Lancerete, insieme alle tante associazioni del territorio con cui avete pensato e costruito l’evento, di lanciare un messaggio che tanto utopico non è: dalla tragedia, facciamo rinascere una città che sia modello per un nuovo stile di vita.

“Assolutamente si. L’aver costruito la serata con le associazioni attive sul territorio ci legittima a venire qui: non si può pensare di far qualcosa a L’Aquila che non sia condiviso da tutti, che non sia fortemente voluto. E infatti tutti noi, tecnici e artisti, dormiremo nelle case degli aquilani che avranno voglia di ospitarci. La città che ha perso le case aprirà le porte a chi viene a fare qualcosa qui per lei e con lei: si mangia insieme, si fa colazione, si prende il caffè, si guarda l’estate che arriva. Una iniziativa molto bella, molto forte. Credetemi: è difficile dirlo, perché chi vive una tragedia come questa fatica a pensarla come un’occasione, ma la ricostruzione può davvero trasformare L’Aquila in un grande centro storico moderno, nel senso della dimensione umana. Non puoi fermare Padova, Perugia, Torino, Roma o Milano: L’Aquila è tragicamente ferma da quattro anni e deve ripartire. Possiamo scegliere qual è il crinale che vogliamo prendere. Possiamo scegliere il crinale che privilegi lo spostamento a piedi, che permetta ai bambini di giocare in piazza, che regali possibilità di vita nuova. Un centro storico meraviglioso, bellissimo, che deve levarsi le galere delle gabbie di metallo che lo negano agli occhi: quando accadrà, faremo tutti una grande festa”.

Intanto, a proposito di nuove partenze, 128 aquilani sabato sera dovranno salire in bicicletta per dare energia al Palco a pedali.

“Tutto quello che vedrete sarà alimentato dalle vostre biciclette. Vorrei rassicurare tutti: si tratta di una pedalata da lungomare. Una pedalata continua, però. Si arriva con la compagna, con il fidanzato, con l’amico del cuore, e pedalando insieme accenderemo la luce per L’Aquila”.

Il sogno è un centro storico invaso, almeno per un giorno, dalla biciclette: ci hanno lavorato ActionAid, A Sud, Circolo Arci Querencia, Comitato 3e32, Gruppo di AQuisto Solidale, Piazza D'Arti e Fiab. Con il patrocinio del Comune. Non solo le due ruote: il 22 giugno, arriverà in città anche la Lunga Marcia per L’Aquila, che ha mosso i primi passi a Novi di Modena, nel cuore delle zone terremotate dell’Emilia, "per portare la nostra solidarietà” – scrivono gli organizzatori – “e per raccontare le nostre esperienze di testimoni spiegando l'importanza di una buona ricostruzione".

In piazza, saranno accolti da un mercato di prodotti territoriali, equi e solidali, che animerà la giornata sin dalla mattina. Una giornata assolutamente da non perdere. Tutto ciò che è pensiero e progetto e che diventerà infrastruttura urbana, deve tener conto dell’uomo, del suo tempo libero, dei suoi limiti e delle necessità di ricostruire relazioni. Solo da questo può nascere una nuova economia per la città. La bicicletta, un altro ritmo di vita, sono l’evidenziatore giusto, la filosofia più piena ed esaltante, se non un fine, un grande mezzo.

Tocca a tutti noi lanciare questo messaggio: per chi volesse partecipare, per chi volesse pedalare per dare energia al Palco a pedali, basta iscriversi alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ultima modifica il Sabato, 15 Giugno 2013 16:29

Articoli correlati (da tag)

Chiudi