Lunedì, 01 Giugno 2015 10:52

L'Aquila, sipario sul Salone dei Tipici dei Parchi. Cialente: "Ora quartiere fieristico"

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"Non c'è un evento simile a quello dei 'Tipici dei parchi' in tutta Italia. L'idea di una mostra-mercato dedicata ai prodotti dei parchi nazionali e delle oasi protette è unica ed eccezionale per un settore che propone non solo prodotti, ma uno stile di vita legato alla tutela della natura, portata avanti scientificamente dal sistema dei parchi. Non esiste un altro posto in Italia, che non sia L'Aquila, che possa ospitarla, perché questa città ha tutti i requisiti: la sua storia e la natura dei parchi".

I primi a essere soddisfatti della terza edizione dei Tipici dei parchi sono gli espositori - nonostante le polemiche del weekend, che ha visto una partecipazione secondo alcuni molto inferiore alle aspettative - come gli artigiani dello storico caseificio Di Nucci di Agnone (Isernia), produttori che da tutto il Paese (specie dalle regioni del centro sud) sono arrivati all'Aquila per la terza edizione della fiera ideata dalla Camera di Commercio dell'Aquila, promossa da Promo Expo e organizzata da Carsa srl. Di Nucci, azienda agricola nata nel 1662 e giunta all'undicesima generazioni di produttori, partecipa sin dalla prima edizione ai "Tipici dei parchi". Per Franco Di Nucci e la moglie Rosetta "c'è stata una differenza di affluenza rispetto all'edizione del 2013, quando si tenne nell'ex polo elettronico dell'Aquila".

Dello stesso parere i responsabili dell'osteria Campagna amica di Coldiretti. "Parteciperemo anche il prossimo anno", spiega Maurizio Gallucci, responsabile provinciale di Campagna amica: "La Coldiretti è soddisfatta: abbiamo avuto la possibilità di procurarci i prodotti direttamente dell'aquilano e di lavorarli all'interno della nostra cucina. Questo ci ha consentito non solo di tenere fede ai criteri di stagionalità, territorialità e chilometro zero, ma anche di trasferire conoscenza su prodotti antichi e tradizionali come la saragolla o il farro o le lumache di terra, solo per fare alcuni esempi".

Nel giorno in cui la kermesse chiude la sua terza edizione, gli organizzatori fanno una prima analisi dell'andamento della manifestazione che ha visto avvicendarsi, all’interno della struttura dell'ex Agriformula di Bazzano, istituzioni, organizzazioni di settore, amministratori nazionali, regionali e locali, chef stellati e produttori, che si sono cimentati in dibattiti, show cooking, degustazioni ed esposizioni. "Ancora una volta Tipici dei parchi conferma l'alto livello degli espositori, con un allestimento di qualità e giudizi positivi dei partecipanti a tutti i titoli, per l'alto livello degli show cooking e delle degustazioni", sottolinea Roberto di Vincenzo, coordinatore della manifestazione e presidente di Carsa, "ringrazio i produttori e gli espositori che hanno creduto in questo progetto e che hanno vivacizzato i quattro giorni della fiera. Un grazie particolare va a Coldiretti".

"Stiamo già pensando alla quarta edizione, ma sarà fondamentale avere il sostegno della città", aggiunge Di Vincenzo,"abbiamo bisogno di locali più centrali, facilmente fruibili da tutti e di un polo fieristico che sia attrezzato. Inoltre, c'è la necessità di una programmazione anticipata e messa a punto tenendo conto anche di altri eventi territoriali che si potrebbero svolgere in concomitanza (nel weekend c'era anche Cantine aperte, ndr), ma anche per avare la certezza di trovare la giusta disponibilità degli spazi". Infine, Di Vincenzo rimarca “impegni precisi da parte dei partner".

Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, raccoglie l'invito: "Si chiude questa terza edizione di una manifestazione fieristica di alto contenuto culturale ed economico, ormai consolidata, sulla quale abbiamo deciso di investire con forza per farne una manifestazione annuale di valore nazionale, una appuntamento italiano per la valorizzazione del grande patrimonio frutto di biodiversità e di tradizioni del nostro paese che nella tutela dei parchi trova la sua consacrazione. Il problema della città, evidenziato sia da questa manifestazione che dal precedente Salone della ricostruzione, è appunto la mancanza di un polo allestito ad hoc. Entro i prossimi mesi dovremo assolutamente dotarci di un idoneo quartiere fieristico per rendere più efficaci ed efficienti e numerosi gli appuntamenti di alta qualità come questo".

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