"Abbiamo continuato un lavoro iniziato nella precedente edizione e abbiamo portato a conclusione una sorta di galleria a cielo aperto su Viale Gran Sasso". Parola di un soddisfatto Luca Ximenes, lo street artist-architetto ideatore del Re_Acto Fest, che potete ascoltare direttamente nel video sopra.
Ed è proprio così: riempiendo Viale Gran sasso di arte - con questa seconda edizione del 2105 - è venuto fuori in maniera ancora più lampante l'effetto galleria. Non dei muri grigi, ma colorati e piene di figure da osservare. Non si entra più in un un degradato sottopassagggio - peraltro in pieno centro - ma ad accoglerti tra le sue braccia c'è un aquila enorme e fiera, ispirata alla figura della stemma cittadino, che avvolge il passante e riqualifica la micro area urbana in cui è inserita.
E ormai L'Aquila è una delle città dove è presente, si respira e conosce la street art, un linguaggio contemporaneo che si sta affermando globalmente. Il tutto è successo in un anno e grazie allo sforzo volontraio dell'associazione Re_acto.
Al centro di questo "chapter 1" di questa seconda edizione del 2015, Ximenes ha messo la poster e la sticker art. Quindi il ritorno di Mirko Bellucci (aka stelle confuse), che ha realizzato l'installazione "the big heart of L'Aquila", molto gradita dagli aquilani. Tra l'altro sono stati tanti i giovani studenti delle scuole medie - incaricati dai loro professori - che sono venuti ad assistere alla creazione delle opere e ad intervistare i loro autori. Un rapporto diretto con l'arte e la propria città non così scontato.
Uno degli artisti coinvolto dagli studenti è stato l'aquilanissimo Pelin Santilli, autore di alcuni poster attaccati su Viale Gran Sasso insieme a quelli di artisti che li hanno spediti da tutte le parti del mondo, e che si è prestato a parlare con i ragazzi sul tema dell'arte (nel video).
Già amatisima l'aquila dell'artista Gesta future all'imbocco del sottopassaggio dalla Fontana luminosa, ispirata allo stemma cittadino e realizzata con la tecnica dell'anamorfosi, come spiega l'autore nell'intervista video sopra.
Ora del Re_acto si attende un secondo capitolo, sempre nel 2015, probabilmente a primavera. Dato il consenso conquistato sul campo (come sono lontatani quei tempi in cui personaggi legati alla politica provavano a cavalcare un'impopolarissima battaglia contro la street art all'Aquila...) al festival dovrebbe essere data l'attenzione che merita anche dalle isitituzioni della città che ne beneficia.
Perché L'Aquila è una città europea, aperta, colorata e viva.
O almeno così è la città che una parte di essa sta lottando da anni di poter ricostruire