"Questo è l'inizio di un insediamento che partirà e diventerà sempre più forte. Il sito industriale tornerà ad essere pieno di lavoratori ed operai. Non è una promessa, è un dato di fatto". Con queste parole il Sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha rassicurato sul destino dell'ex polo elettronico, dove, da circa tre anni, si attende l'insediamento dell'azienda di lavorazione di rifiuti elettronici Accord Phoenix.
La conferenza stampa tenutasi proprio all'interno degli stabilimenti industriali alla presenza, oltre che del Sindaco, di tutto il management aziendale, del vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, della senatrice Pd Stefania Pezzopane, e del presidente dell'agenzia ministeriale Invitalia Giacomo Innocenzi, è stata convocata a pochi giorni dal primo obiettivo "mancato": l'assunzione dei primi lavoratori e lavoratrici, che sarebbe dovuta esserci entro il 30 giugno [leggi l'articolo].
Un ritardo che per Cialente va letto come un "male di questa nazione", dove "tutto richiede tempo", e che non deve preoccupare i 120 lavoratori che, come da accordo tra azienda e sindacati, dovrebbero essere riassorbiti nel nuovo ciclo produttivo.
"Nonostante il ritardo sui tempi di realizzazione, l'obiettivo è chiaro: ridare lavoro a questa città, nel settore industriale così come in quello del rilancio turistico - ha incalzato il Sindaco Cialente - non ci limiteremo a riassorbire quei lavoratori delle aziende che, negli ultimi anni, hanno tagliato o sono fallite all'interno dell'ex polo elettronico aquilano. Ma, grazie al lavoro che sta facendo Invitalia, si creerà un indotto che porterà molti nuovi posti di lavoro".
L'incontro con la stampa è voluto essere un "check point", come sottolineato dal presidente Invitalia Giacomo Innocenzi, per monitorare, alla luce dei ritardi sul cronoprogramma industriale, "come i soldi pubblici siano stati destinati ed investiti". La scelta di aprire le porte del sito industriale, come evidenziato anche dalla senatrice Pezzopane, è stata tesa ad assicurare "che una corretta comunicazione sui passaggi e i lavori che si stanno effettuando in questo stabilimento arrivi alla città e ai lavoratori, i diretti interessati. In questo modo tutti ci sentiamo più partecipi, più coinvolti e rassicurati".
Peccato, però, che la visita dei giornalisti all'interno dei capannoni, dove alcuni operai stavano lavorando per l'installazione dei macchinari destinati alla catena produttiva, sia stata embedded. Nessuno ha avuto infatti il permesso di scattare foto o fare riprese.
Ad oggi, dunque, l'unica certezza sul destino dell'ex polo sono i pochi lavoratori già assunti: ufficialmente tre, anche se l'azienda sostiene che siano cinque.
Sul destino degli altri lavoratori, ha tuttavia rassicurato il presidente del consiglio d'amministrazione Ravi Shankar: "Dal mese prossimo inizieranno le prime venti assunzioni e poi, continueranno gradualmente di mese in mese. Le case produttrici invieranno qui il personale per fare formazione ed entro ottobre le prime sessanta persone verranno assunte".