Martedì, 19 Luglio 2016 17:31

Call center, E-Care ufficializza richiesta di cassa integrazione per un anno

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Non si arresta l'emorragia di posti di lavoro nei call center aquilani. Dopo la mancata intesa di ieri sulla vicenda relativa ai 234 lavoratori Globe Network in ferie forzate dal 30 giugno [leggi l'articolo], è buio pesto anche nella vertenza E-Care, la società specializzata in servizi di outbound, inbound e back office, che lo scorso 6 luglio, come anticipato da old.news-town.it, ha annunciato 211 esuberi nei cinque call center che gestisce su tutto il territorio nazionale.

Soltanto nella sede nella frazione di Monticchio, su un organico complessivo di 416 dipendenti, i posti a rischio sono 26. Alla base dell'apertura di licenziamento collettivo c'è una perdita di ricavi, registrata nel primo semestre 2016, di 10 milioni di euro, dovuta principalmente - secondo quanto sostenuto dall'azienda - a un calo di attività determinato dal ritiro di alcune commesse, come quelle di Acea, Lottomatica ed ex TeleTu.

Dal tavolo di confronto, che si è svolto oggi presso la sede del Ministero dello Sviluppo economico, la direzione aziendale E-care ha ufficializzato la richiesta di cassa integrazione per un anno.

Delusione trapela dalle organizzazioni sindacali presenti all'incontro (Cgil, Cisl, Uil e Ugl), che hanno chiesto alla società di "revocare i 211 esuberi su tutto il territorio nazionale, raggiungere un'intesa con i committenti relativamente ai volumi di traffico, e risolvere la situazione degli interinali".

Sulla procedura di licenziamento avviata contro i 26 lavoratori e lavoratrici della sede aquilana, l'incontro presso il Mise è previsto il prossimo 21 luglio. A sedersi al tavolo di confronto ministeriale sarà la Vodafone, uno dei clienti di E-care, che nel call center aquilano decise ad aprile di ritirare la commessa ex Teletu e di reinternalizzarla. 

Come già annunciato ieri dalle segreterie territoriali Cgil, Cisl e Uil al termine dell'incontro romano su Globe Network, tutte le lavoratrici e i lavoratori aquilani del comparto call center a rischio licenziamento si preparano alla mobilitazione.

Le prime assemblee per organizzare azioni di protesta, fanno sapere i rappresentanti sindacali, si terranno già il prossimo 22 luglio.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Luglio 2016 09:35

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