Martedì, 23 Agosto 2016 13:50

Bilancio, Cialente: "2017, al lavoro per avere fondi già in Legge di stabilità"

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"Oggi, inizia la battaglia per ottenere subito, in Legge di Stabilità, i fondi a ristoro delle maggiori spese e delle minori entrate derivanti dal post terremoto, così da poter istruire il bilancio di previsione 2017 nei tempi stabiliti per legge".

Neanche il tempo di scrivere dell'assestamento di bilancio approvato ieri mattina dal Consiglio comunale, di spiegare - potete leggerlo qui - come si tratti, in realtà, del bilancio vero e proprio dell'Ente, garantiti finalmente i 16 milioni stanziati dal Governo nel Decreto Enti locali (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 agosto scorso), che già è partito l'ennesimo tiro alla fune con l'esecutivo perché in Legge di Stabilità (o alla peggio nel Milleproroghe), come era accaduto del resto negli anni passati, vengano assicurati i fondi al Comune dell'Aquila per istruire il documento finanziario del prossimo anno.

Con un avvertimento del sindaco Massimo Cialente: "Non si potrà scendere sotto i 16 milioni riconosciuti per il 2016". Dal 2018, ha spiegato il primo cittadino, "si potranno recuperare ulteriori somme, con il rientro a casa dei cittadini e l'asse centrale che sarà finalmente ricostruito; inoltre, si potrà intervenire - quest'anno non abbiamo potuto farlo - con l'innalzamento di qualche aliquota, così da ridurre il delta tra maggiori spese e minori entrate, ma per l'anno prossimo è chiaro che non potremmo prescindere dai 16 milioni ottenuti per il 2016, una cifra già decurtata rispetto all'annualità precedente (il Governo aveva garantito 24 milioni, per il 2015) e ben al di sotto dell'effettivo fabbisogno dell'Ente, come rappresentato dai tecnici dell'Usra".

Cialente si è detto sicuro che il governo Renzi non avrà problemi, stavolta, a garantire il trasferimento delle risorse richieste già in Legge di Stabilità, "anche perché - ha sottolineato - l'esecutivo ha compreso, finalmente, l'estrema positività della ricostruzione aquilana e ho la sensazione che voglia, in qualche modo, rivendicarne i risultati".

L'obiettivo - come era negli anni passati, va ricordato - è di arrivare all'istruzione del documento finanziario nei tempi stabiliti, dal buon senso prima ancora che dalle norme: è assurdo, in effetti, istruire un bilancio di previsione alla fine di agosto. D'altra parte, ha ricordato l'assessore delegato Giovanni Cocciante, "ci troviamo a gestire un bilancio da 1 miliardo e 300 milioni - considerato che dal documento finanziario dell'Ente transitano anche i fondi per la ricostruzione - che è superiore a quello di Bologna e leggermente inferiore a quello di Torino, e tuttavia con 1/4 del personale a disposizione".

Sta di fatto che l'assestamento di bilancio, approvato ieri, "assicura le scelte politiche assunte dalla Giunta", ha ribadito Cialente. Garantiti dunque, a titolo d'esempio, 100 mila euro "per avviare un cambiamento culturale epocale: l'acquisto di biciclette a pedalata assistita. Prevediamo un contributo di 250-300 euro, a patto che i cittadini acquirenti dimostrino di percorrere almeno 150 km l'anno".

"Abbiamo tagliato e stiamo risparmiando il possibile - ha aggiunto il sindaco dell'Aquila - sappiamo quanti soldi possiamo spendere, i debiti fuori bilancio che abbiamo, le cause in corso: lasceremo un bilancio con cifre chiare e cristalline".

In quali capitoli sono state appostate le risorse garantite dal Governo? L'ha spiegato il dirigente Fabrizio Giannangeli: "In realtà, si tratta di una manovra di assestamento da 30 milioni: 16 provengono dal Decreto Enti locali, altri 14 da risorse dell'Ente, a seguito di accertamenti e razionalizzazione delle spese". 3 dei 16 milioni stanziati dall'Esecutivo, come scritto nei giorni scorsi, andranno a compensare il contratto di servizio con Asm, 1.5 milioni invece il minor gettito della Tasi (non si pagherà la tassa sulle seconde case non agibili). "Il resto andrà su alcuni capitoli di bilancio, per come prescritto nel Decreto", ha aggiunto Giannangeli. Dunque, "istruzione, ambiente, esigenze degli uffici tecnici e, soprattutto, sociale".

"Chiudiamo un bilancio con 9 milioni e mezzo di euro in meno rispetto al 2015", ha concluso Cialente: "oltre agli 8 milioni che mancano rispetto alle richieste al Governo, infatti, va aggiunto il milione e mezzo per la Tasi che, l'anno passato, l'Esecutivo aveva comunque garantito. Stiamo tornando gradualmente alla normalità e, nei prossimi anni, non potrà essere altrimenti. Già quest'anno, il Parlamento non voleva riconoscerci il contributo straordinario e l'aumento del 23% della Tari è stato un segnale concreto che abbiamo dovuto inviare a Roma. D'altra parte, non si può pensare di dipendere in eterno dai trasferimenti statali".

Come a dire che nei prossimi anni sarà necessario alzare le tasse. "Tra i centri più importanti in Italia, restiamo una delle città con la tassazione più bassa e, in questi anni, abbiamo tentato di ridurre al minimo l'inasprimento delle tasse locali in un periodo in cui i Governi hanno deciso che siano i Comuni a pagare il tributo più alto alla spending review". In questo senso, l'aumento della Tari è da considerarsi "contenuto" e, comunque, "inevitabile, non solo per la necessità che avevamo di dimostrare all'esecutivo che non intendiamo lucrare sull'aiuto degli italiani che, giusto ricordarlo, stanno pagando la tassa sulle superfici ancora inagibili". In futuro, la tassa andrà ulteriormente ritoccata "perché L'Aquila ha una estensione di 473 km quadrati, 63 centri abitati, chilometri e chilometri di strade e 2 milioni di metri quadri d'erba da tagliare. Con l'aggravante che stiamo pagando il lusso di non aver voluto, nel nostro territorio, né discariche né impianti. E' chiaro che il contratto di servizio con Asm, per 14.5 milioni di euro l'anno, non è affatto esoso".

Ultima modifica il Martedì, 23 Agosto 2016 14:24

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