Intecs L'Aquila ha confermato nei giorni scorsi il licenziamento di 70 lavoratori su 98.
A comunicarlo, le Rsu aziendali e la Fiom. "Dopo settimane di trattativa alla ricerca di un accordo sulla procedura di licenziamento collettivo - la denuncia dei sindacati - non è stato possibile trovare un'intesa che fosse accettabile. L'azienda ha assunto una posizione rigida, concentrata solo a ottenere una firma sindacale su un percorso che di fatto delinea la dismissione del sito aquilano".
"La sprovveduta politica industriale praticata da Intecs sul nostro territorio - hanno aggiunto Rsu e Fiom - ha prodotto solo la dispersione di preziose competenze, nonostante i numerosi strumenti anche di formazione per il consolidamento di conoscenze, per la riconversione e riqualificazione del personale messi a disposizione dell'azienda sin dal suo primo arrivo".
E dopo aver dimostrato completa inadeguatezza nel mettere a frutto il patrimonio collettivo di conoscenze e capacità progettuali presenti all'interno del laboratorio, oggi l'atteggiamento di Intecs rischia anche di vanificare lo sforzo fatto per ottenere un accordo con la Regione che prevede la rioccupazione dei ricercatori".
"A partire dalle prossime settimane, l'azienda potrà avviare il percorso di licenziamento dei lavoratori e nel frattempo, paradossalmente, continua a esplorare il territorio, alla ricerca spasmodica di qualunque forma di finanziamento", l'affondo dei sindacati.
Intanto, nella giornata di ieri - 11 novembre 2016 - una delegazione di ricercatori ha incontrato la Rettrice dell'Ateneo aquilano, Paola Inverardi.
Nel corso dell'incontro, i lavoratori hanno esposto alla Rettrice la storia del laboratorio di ricerca e sviluppo e la situazione drammatica in cui è precipitato negli ultimi anni, "complice l'incapacità della Intecs di comprendere e mettere a frutto le potenzialità del laboratorio" hanno sottolineato.
Inverardi si è detta sorpresa della reale situazione in cui versa il laboratorio e ha condiviso con i ricercatori la necessità di fare sistema tra Università, aziende del territorio e Istituzioni perché il patrimonio di competenze e conoscenze non venga disperso, ma costituisca ricchezza culturale e sociale per la nostra città. L'Università dell'Aquila, essendo punto d'attrazione di imprese alla ricerca di specifiche competenze, gioca senz'altro un ruolo importante a livello locale e la collaborazione con le realtà aziendali virtuose non può che giovare all'intero territorio.
L'auspicio è ora quello di attivare al più presto un tavolo che veda presenti tutti i soggetti istituzionali che possono offrire un contributo concreto a individuare una soluzione al dramma dei lavoratori.