"La ricerca potrebbe rappresentare una straordinaria occasione di rilancio per il territorio". Il sottosegretario del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, Gian Luca Galletti, ospite nel pomeriggio dell'evento pubblico 'L'eccellenza nella ricerca: una nuova opportunità per lo sviluppo dell'Abruzzo', ne è assolutamente convinto: "Mi rendo perfettamente conto che, in un contesto tanto sofferente come quello del cratere, puntare su progetti di medio e lungo periodo non è affatto semplice, potrebbe significare però esser capaci di disegnare un nuovo futuro. Questo è un territorio con una forte vocazione nella ricerca che dobbiamo essere bravi a sfruttare. Ho potuto apprezzarlo stamane, visitando il Laboratorio nazionale del Gran Sasso e, poi, salutando gli studenti del Gran Sasso Science Insitute che, proprio in questi giorni, stanno iniziando il loro periodo di studi in città".
L'incontro, promosso nello stabilimento Dompé dal 'Polo di Innovazione del settore chimico-farmaceutico Capitank', che annovera 34 tra le più importanti aziende della Regione, le Università abruzzesi e il Mario Negri sud, vedrà la partecipazione del vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, del sindaco Massimo Cialente e del Responsabile dell'Ufficio speciale per la ricostruzione, Paolo Aielli: "Si tratta di un ulteriore passaggio nel percorso che abbiamo intrapreso qui a L'Aquila qualche mese fa", ha chiarito De Matteis nella conferenza stampa che ha aperto l'incontro. "Avevamo anticipato la possibilità che questo territorio potesse contare, finalmente, su di un Polo d'eccellenza. Una opportunità che, seppur in ritardo di vent'anni, possiamo finalmente cogliere. Per merito del consorzio Capitank e dell'attenzione del sottosegretario Galletti: investiremo nel progetto 30milioni di euro del 5% dei fondi per la ricostruzione destinati alle attività produttive e assegnati al settore farmaceutico dalla delibera Cipe del dicembre 2012. Il ministero dell'Istruzione, però, vuol fare anche di più. Si tratta di un passaggio epocale per la città e, più in generale, per il cratere".
Sono stati compiuti passi in avanti concreti seppur non ancora definitivi, ha inteso sottolineare Galletti: "Siamo riusciti finalmente a far sedere intorno ad un tavolo il Ministero dell'Istruzione, il Ministero delle Finanze e la Regione Abruzzo. Stiamo cercando lo strumento giuridico migliore per dar vita al Polo farmaceutico di Ricerca: a mio parere, potrebbe essere la firma di un accordo di programma, con la Regione come capofila. L'investimento di 30milioni di euro avrebbe una ricaduta positiva immediata sul territorio, in termini di capacità industriale e occupazionale. I risultati più attesi però, come detto, sono quelli a medio e lungo termine: L'Aquila potrebbe davvero trasformarsi in un centro di ricerca all'avanguardia, in Europa e nel mondo. Bisogna essere capaci di dare nuovo slancio alla vocazione del territorio, immaginando una ricostruzione non solo materiale del cratere così duramente colpito dal terremoto".
In questo senso, una volta formalizzato l'accordo di programma, il sottosegretario si è detto convinto che il Ministero dell'Istruzione sarà in grado di fornire risorse aggiuntive stipulando importanti contratti di sviluppo. "Il Polo di innovazione si candida ad essere uno dei soggetti di riferimento per il rilancio della regione Abruzzo attraverso una strategia volta a prouovere investimenti di ricerca e produttivi con una forte componente di innovazione", ha spiegato Enrico Giaquinto, direttore dello stabilimento Dompè nonché presidente del consorzio Capitank. "La ricerca e sviluppo rappresenta da sempre l'elemento fondamentale per la competitività del settore e può, in questo momento, rappresentare una opportunità di ripresa dello sviluppo per l'intero territorio regionale".
Il Polo di innovazione - che ha raccolto l'adesione delle maggiori case farmaceutiche, Dompé, Menarini, Sanofi e Alfa Wassermann, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, di spin-off universitari, e di numerose imprese del settori chimico, farmaceutico, biomedicale, ambientale, logistico, informatico e tecnologico - sta già compiendo attività che lo qualificano come centro di eccellenza per la ricerca nelle aree delle scienze della vita e dell'automazione industriale. Evidentemente, il primo passo verso il concretizzarsi di una strategia condivisa. "Questo incontro - ha sottolineato Giaquinto - è stato organizzato proprio per discutere delle attività portate avanti fino ad oggi da Capitank e di come, in futuro, il nostro lavoro possa mettersi al servizio del rilancio della ricerca come elemento fondamentale di una ricostruzione non solo edile del territorio. Il consorzio, in poco meno di un anno, ha già presentato quattro importanti progetti di ricerca del valore di 2milioni e 700mila euro per il Bando regionale chiuso in ottobre. Dal momento che solo un progetto verrà finanziato, stiamo lavorando per trovare la copertura finanziaria anche per gli altri. Per dire che molti progetti in essere si sposano perfettamente con l'accordo di programma di cui accennava il sottosegretario Galletti: attraverso il protocollo, infatti, potremmo finanziare la ricerca con il consorzio Capitank che, invece, potrebbe lavorare al sostegno della produzione industriale".