Venerdì, 02 Febbraio 2018 12:30

Restituzione tasse, nomina del commissario slitta ai primi di aprile. Tirano il fiato le imprese

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Tirano il fiato, almeno per il momento, le circa 120 imprese del territorio che dovrebbero restituire almeno 73 milioni di euro a compensazione dei tributi non versati a seguito del terremoto del 2009; il Governo, infatti, non emanerà il decreto di nomina del commissario Maria Margherita Calabrò fino ai primi di aprile. Significa che verrà rimandata la determinazione esatta delle somme dovute da ogni 'persona giuridica' e, così, il decreto ingiuntivo che sarebbe immeditamente esecutivo. 

A darne notizia è Stefania Pezzopane.

Significa anche che la questione verrà affrontata dal prossimo Governo. "E' un risultato al quale abbiamo lavorato con un pressing incalzante sull'esecutivo che ha compreso la gravità della situazione. Ma non abbassiamo la guardia. Intanto, va avanti la preparazione del ricorso Comune-Regione perché il nostro obiettivo è quello di evitare l’ingiusto esborso".

Proprio la senatrice Pezzopane, che nei giorni scorsi aveva partecipato al Tavolo regionale con le categorie convocato dal vicepresidente Giovanni Lolli, aveva sollecitato il Presidente Paolo Gentiloni e la sottosegretaria Paola De Micheli a bloccare l’iter di nomina del commissario ed un nuovo decreto per bloccare questa ingiustizia. "Tutta questa vicenda - ha sottolineato - è frutto di una tragica catena di errori iniziata con la mancata negoziazione con l'Ue da parte del governo Berlusconi della sospensione dei tributi alle aziende. Ora il cerino non può rimanere in mano agli imprenditori. Noi non li lasciamo soli. Bene ha fatto il governo a mettere un freno a questa inaudita azione di recupero somme. Il prossimo governo nel pieno dei suoi poteri deve riaprire il confronto con l’Unione europea e arrivare ad emanare un decreto che risolva la questione una volta per tutte. Aziende che hanno faticato a riprendersi da una catastrofe non devono essere messe ora in difficoltà. Paghi chi ha fatto gli errori, quei burocrati e/o politici che hanno sbagliato, non certo gli imprenditori che hanno lecitamente utilizzato una legge dello Stato o i lavoratori che, innocenti, rischiano il posto di lavoro.”

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