"E' evidente che a Roma qualcuno non conosce o non ricorda quello che è successo il 6 aprile 2009 in Abruzzo e nello specifico nel Capoluogo di Regione; non c'è altra spiegazione se si vuole provare a capire un accanimento surreale e senza senso, in spregio peraltro alle norme vigenti".
A dirlo è il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Ranieri che interviene, così, sulla vicenda denunciata dal sindaco dell'Aquila riguardo le circa 7000 cartelle esattoriali, riferite agli anni 2009 e 2010, a società, artigiani, professionisti ma anche persone fisiche, con cui si chiede il pagamento per intero, anziché con abbattimento del 60% come previsto dalla legge, di somme dovute all'erario, come Iva, Irpef e Ires.
"Questa ulteriore, incredibile, vicenda - sottolinea Ranieri - conferma la bontà della linea decisa in vista della protesta di lunedì prossimo all'Aquila: il Movimento 5 Stelle sarà al fianco delle imprese, dei professionisti, delle associazioni di categoria e dei cittadini ma lontano da chi è espressione delle forze politiche sostenitrici dell'attuale Governo, che dimostra di non avere idea su quale sia la strada da prendere e , dopo aver passivamente accolto la decisione dell'Europa, nominando persino un commissario per il recupero delle somme, adesso non è in grado neanche di controllare l'apparato burocratico che va dritto su una strada assolutamente sbagliata. Non dovrebbero i rappresentanti territoriali di quelle forze politiche essere in grado di indirizzare queste scelte? E se non ne sono in grado, per quale motivo sono stati eletti? Non si aspetti lunedì" ha concluso Ranieri "per incalzare il Governo Gentiloni e intervenire su scelte scellerate che, se confermate, rappresenterebbero la morte di un intero territorio. È un dovere di cui i politici locali che di quel Governo fanno parte devono farsi carico con coraggio: differentemente, potranno evitare di presentarsi ad una manifestazione della quale non sarebbero in grado di interpretare lo spirito".