"Sono decisamente preoccupanti, sia nel merito che dal punto di vista politico, la decisione e l’orientamento del governo Cinque Stelle – Lega, il cosiddetto governo del cambiamento, che alla prima occasione di dimostrare allo stesso tempo vicinanza e considerazione per L’Aquila e i territori colpiti dal sisma del 2009, discontinuità e coraggio rispetto ad una Unione europea tante volte bersagliata in campagna elettorale e additata come causa di tutti i mali, semplicemente si tira indietro e sceglie di non scegliere".
L'affondo è del segretario comunale del Partito Democratico, Stefano Albano, in merito all'approvazione in Senato di due emendamenti al decreto terremoto che, di fatto, prorogano di ulteriori due mesi il termine per la consegna della documentazione legata alla richiesta di restituzione delle agevolazioni fiscali e contributive sospese a seguito del terremoto, impegnando il governo 'ad attivarsi con la massima urgenza, nell'avvio di nuove interlocuzioni e trattative con le Istituzioni europee e in particolare con la Commissione, al fine di riaprire le negoziazioni'.
Spiega Albano: "L’opportunità di approvare l’emendamento del PD che avrebbe consentito, invece, attraverso l’innalzamento della soglia del de minimis, di risolvere in larga parte la questione della procedura di restituzione delle tasse non versate e di salvaguardare le imprese e tutto il territorio da una mazzata economica senza precedenti, si infrange di fronte alla scelta del governo e della maggioranza di disporre un rinvio, analogo a quello stabilito dal governo Gentiloni. Ma se mentre in quest’ultimo caso ci trovavamo di fronte a un esecutivo in scadenza, e quindi senza facoltà di intervenire su questioni politiche rilevanti, quello in carica oggi è un governo nella pienezza dei suoi poteri, appena insediato, che gode quanto mai accadrà in futuro della spinta propulsiva per permettersi di prendere decisioni coraggiose. Se il buongiorno si vede dal mattino, insomma, L’Aquila non può aspettarsi grande considerazione dai leghisti e dai grillini", l'affondo del segretario dem.
A nulla valgano e non ingannino le dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza: "la proroga della proroga è una scelta grave, perché espone l’economia del territorio all’incertezza, perché è corredata dalla decisione di condurre una trattativa con l’Unione europea nonostante la bellicosità manifestata in campagna elettorale; se si comincia subito con il disattendere le promesse e gli orientamenti, il futuro non potrà essere di certo all’insegna della coerenza e dell’affidabilità. Il Pd proseguirà la battaglia in Parlamento e in particolare alla Camera dei deputati - assicura Albano - e non abbasserà di certo il livello di attenzione: se dall’opposizione è legittimo, come hanno fatto in passato Lega e Cinque Stelle, gridare al tradimento e all’incapacità, una volta al governo spetta la responsabilità di offrire soluzioni. L’Aquila ne ha bisogno in modo particolare, e di più di ogni altra cosa ha bisogno di cura e considerazione da parte dei vertici politici e istituzionali nazionali, perché la vicenda in cui si trova dal 2009 non ha precedenti e sempre saranno necessari l’attenzione e il sostegno da Roma. L’Aquila, non se lo dimentichino la Lega e il Movimento Cinque Stelle, non può permettersi di essere abbandonata".