Giovedì, 19 Dicembre 2013 18:40

Accord Phoenix. Promesse 132 assunzioni, ma i tempi saranno lunghi

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Accord Phoenix, piccoli passi in avanti. Nei giorni scorsi, i vertici dell'azienda hanno incontrato i sindacati, Confindustria e il Consorzio per lo sviluppo industriale. A conferma che il procedimento con Invitalia si è concluso positivamente: "Dopo i ritardi iniziali, l'agenzia nazionale ha condotto una verifica attenta e puntuale", ha sottolineato a NewsTown l'ex deputato Giovanni Lolli. "E' stato confermato il via libera al progetto di investimento da 40milioni. Ora Invitalia dovrà semplicemente scambiare qualche documento con Ubs, la banca svizzera che ha assicurato la fideiussione bancaria".

La palla dunque passa alla Regione: "Sarà un iter nient'affatto semplice. Si parla comunque di rifiuti e, come noto, la normativa è giustamente complessa. Le procedure burocratiche potrebbero avere dei tempi abbastanza lunghi, anche se si sta lavorando per abbreviarli il più possibile. Siamo fiduciosi". Ottenuti i pareri favorevoli della Regione, Accord Phoenix potrà iniziare i lavori di ristrutturazione e adeguamento degli spazi affittati dal Comune dell'Aquila, nel polo elettronico di Pile: "La società ha manifestato interesse ad acquisire anche i locali di proprietà della ex Finmek. Stiamo parlando di circa 7mila metri quadrati di capannone". Un affare da tre milioni di euro: "Si sta trattando, con l'idea di assumere - in futuro - anche più lavoratori rispetto a quelli già annunciati".

Sarebbe una buona notizia. Accord Phoenix, infatti, ha chiarito di voler assumere 112 dipendenti diretti e 20 indiretti dell'ex polo elettronico, distribuiti - almeno inizialmente - su due linee di lavoro. In totale, però, gli occupati a Pile erano più di 250 tra Intecompel e P&A Service, Fida e Finmek. "L'acquisto dello stabilimento ex Finmek consentirebbe il rinnovo della cassa integrazione e, così, una ventina tra loro si aggancerebbero alla cassa integrazione. Inoltre, si potrebbe immaginare una terza linea di produzione da 56 operai. Dunque, potremmo essere in grado di rispondere alle esigenze di più di 200 lavoratori. Senza considerare chi ha già deciso di non accettare eventuali offerte perché non interessato a tornare al lavoro nelle linee di produzione".

A sentire i vertici della Accord Phoenix, lo stoccaggio e lo smaltimento di rifiuti elettronici da computer, cellulari e simili, risponderebbe alle richieste di un mercato assai dinamico e, dunque, non è affatto da escludere la possibilità che si arrivi al raddoppio della produzione prevista. Almeno, questa è la speranza.

Staremo a vedere. Anche perché le certezze sono ancora poche. E non c'è una data di apertura della fabbrica. L'iter burocratico in Regione, come detto, non sarà breve e la cessione del sito ex Finmek è, a tutt'oggi, oggetto di una controversia milionaria. La società ha notificato un ricorso al Tar contro il Consorzio per lo sviluppo industriale, per 2milioni di euro. Motivo? L'ente rivendica il nulla osta preventivo circa la vendita. "Stiamo risolvendo anche questa vicenda - assicura Lolli. Il Consorzio, infatti, si è detto pronto ad un passo indietro se l'insediamento della Accord Phoenix andrà a buon fine".

Cauta la segreteria provinciale della Uilm, Clara Ciuca: "Questo primo incontro con i vertici della Accord Phoenix lascia sensazioni positive. In particolare, è arrivato a L'Aquila il socio di maggioranza, Ravi Shankar, che ha mostrato di avere le idee chiare. Nessuna retorica sul terremoto e sulla città da ricostruire, ha chiarito che è qui per fare affari. D'altra parte, gli indiani nel settore dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti elettronici sono leader nel mondo. Siamo però ancora alle chiacchiere".

"Fino a quando non inizieranno i lavori di ristrutturazione del sito e non arriveranno i macchinari, sarà diffcile aver fiducia", continua Ciuca. "Dopo la Italtel, ne abbiamo viste di tutti i colori. Avvoltoi senza scrupoli che si aggiravano sulla città solo per portar via dei soldi. Dunque, aspettiamo le autorizzazioni della Regione. Aspettiamo di capire se la Accord Phoenix completerà l'acquisto della ex Finmek. Ripeto, la prima sensazione è stata comunque positiva". Poi, la segretaria della Uilm ha provato a sbilanciarsi sui tempi di avvio delle attività produttive: "La bontà dell'operazione si vedrà nel mese di febbraio: se tutto andrà come speriamo, inizieremo a ragionare di assunzioni, formazione e produzioni. Fino ad allora, meglio esser cauti. Certo è che se il progetto dovesse dimostrarsi sano, potrebbe davvero rivelarsi un formidabile volano per l'economia del territorio".

Sui tempi, è cauto anche Giovanni Lolli: "Difficile prevedere delle tempistiche. Concluse le pratiche burocratiche con la Regione, ci vorranno almeno 2 o 3 mesi di lavoro per sistemare il sito. Certo, abbiamo fretta: gli operai sono in mobilità, alcuni da un anno e, come noto, già dal secondo guadagnano molto meno. E poi, le prime mobilità finiranno nel mese di ottobre. Non c'è tempo da perdere". Anche perché, a fronte degli impegni assunti, la Accord Phoenix potrà contare su di un finanziamento da 11 milioni di euro, dal 5% dei fondi Cipe destinati alle attività produttive. "E' il primo progetto finanziato da Invitalia con questi fondi", sottolinea Lolli. "Purtroppo, le pratiche sono lentissime. Per i contratti di sviluppo, con investimenti superiori a 30milioni come quello assicurato dalla Accord Phoenix, abbiamo almeno le linee guida e dunque le procedure da seguire per la presentazione delle domande. Al contrario, per ricerca e Pmi, le linee guida non sono ancora disponibili. Dunque, non è ancora possibile presentare dei progetti".

Ultima modifica il Venerdì, 20 Dicembre 2013 11:52

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