Si aprirà il prossimo 3 febbraio il bando per l'assegnazione di 28milioni di euro destinati allo sviluppo industriale ed economico del cratere sismico.
Si tratta di una parte dei 100milioni di euro disponibili attraverso la cosiddetta "Delibera Cipe", messi a disposizione dallo stesso Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica. Il 23 dicembre scorso, con un decreto direttoriale in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Ministero dello Sviluppo economico ha finalmente deciso di aprire il bando per l'assegnazione dei fondi. I finanziamenti, 'congelati' dalla Finanziaria dello scorso anno, erano stati disciplinati dal decreto firmato dal ministro Flavio Zanonato il 30 ottobre scorso.
"Le domande delle nuove piccole imprese ubicate nel territorio del cratere sismico aquilano per l’accesso alle agevolazioni per imprese innovative e spin-off della ricerca potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 3 febbraio 2014" è scritto sul sito web del Ministero dello Sviluppo economico. Il finanziamento di 28milioni riguarda progetti di "ricerca industriale e prevalente sviluppo sperimentale" (15milioni) e "progetti per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative e di spin-off della ricerca, prioritariamente collegati alla realizzazione di infrastrutture innovative e servizi per le smart-cities" (13 milioni).
Inutile sottolineare che, in un momento di profonda crisi economica e in mancanza di investimenti, l'erogazione di un quantitativo così ingente di denaro pubblico rappresenta per il cratere sismico un grande incentivo, oltre che una rarità.
I 100milioni di euro a sostegno di attività produttive e della ricerca sono stati stanziati dal Cipe secondo due assi di intervento: i comparti industriali (già esistenti o ancora non insediati nel cratere) caratterizzati da elevato livello di innovazione e buon potenziale di crescita; e le nuove attività imprenditoriali collegate alla costruzione di infrastrutture innovative per la realizzazione della cosiddetta smart city, di cui tanto si parla all'Aquila in questi anni. Per quest'ultimo asse, la priorità andrà alle attività svolte dai centri di ricerca e dall'Università.
Nella scheda informativa del Ministero dello Sviluppo economico la ripartizione dei fondi per aree di intervento è così divisa: 40milioni saranno destinati a progetti di investimento produttivo a forte contenuto di innovazione; 15milioni alla ricerca industriale sperimentale; 13milioni alla realizzazione di infrastrutture e servizi per la smart city; 9milioni saranno destinati alla valorizzazione turistica del territorio e, infine, 3milioni andranno a progetti volti alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche. Come è noto, una parte dei fondi Cipe non sarà messa a bando, perché destinata ad accordi di programma specifici, come progetti volti alla crescita del polo chimico-farmaceutico dell'aquilano (Dompé, Aventis, Menarini etc.).
Dal 3 febbraio, dunque, le imprese aquilane potranno presentare la domanda per l'accesso ai primi 28milioni. Un sostegno potenzialmente importante per un territorio che versa in una crisi economica e sociale profonda. Vedremo nei prossimi mesi quali progetti saranno finanziati e realizzati.