Ventitré milioni di euro per le scuole della città dell’Aquila e dei territori più colpiti dal sisma; 9 milioni per le attività degli Uffici speciali e della Regione Abruzzo, compresa la tutela del personale; 6,5 milioni per le imprese duramente colpite dal Covid-19.
Dal Cipe, il Comitato interministeriale per la Programmazione economica, che si è riunito questa mattina, arriva un nuovo contributo per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto del 2009 e per il rilancio del sistema economico e produttivo.
Lo annuncia l’assessore al Bilancio e alle Aree interne della regione Abruzzo, Guido Liris, che per conto del presidente Marco Marsilio ha partecipato alla riunione.
Per quanto riguarda il dettaglio delle misure, il Cipe ha approvato un intervento per le “Agevolazioni a favore delle imprese danneggiate dal Covid-19”, nell’ambito del programma “Restart”, per un costo di 6,5 milioni di euro, utilizzando le risorse che si sono liberate a seguito della rimodulazione di alcuni interventi di competenza del Ministero dello sviluppo economico. Il 70% delle risorse disponibili, pari a 4,5 milioni di euro, è riservato a iniziative che si concretizzeranno nel Comune dell’Aquila; il restante 30%, pari a 1,9 milioni di euro, riguarderà il cratere.
Il Cipe ha disposto anche l’assegnazione di risorse per il finanziamento di servizi di natura tecnica e assistenza qualificata per l’annualità del 2021 a favore delle amministrazioni che si occupano alle delle attività di ricostruzione. Di questi 7,3 milioni sono destinati all’ufficio speciale per la città dell’Aquila, a quello per i Comuni del Cratere e alla Regione Abruzzo, per il tramite di Abruzzo Engineering, con lo scopo di assicurare la continuità delle procedure di ricostruzione. Due milioni di euro sono stati stanziati a copertura degli oneri, in particolare, tra le altre cose, per il trattamento economico accessorio del personale temporaneamente destinato agli Uffici speciali. Ulteriori 900 mila euro circa sono stati stanziati per le spese connesse alla gestione degli Uffici speciali. L’intervento più consistente riguarda le scuole, per le quali sono stati stanziati quasi 23 milioni di euro, con lo scopo di proseguire la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma 2009. Sono stati individuati 18 interventi: 7,8 milioni serviranno per quattro opere nel Comune dell’Aquila e altri 15 circa per 14 interventi in quelli del cratere sismico.
“Dal Cipe - commenta l’assessore Liris - è arrivato un ulteriore importantissimo contributo per la ricostruzione del 2009. In questo modo riusciremo ad assicurare la continuità degli interventi edilizi, ma anche la tutela del personale e la rinascita delle scuole, elemento fondamentale per l’intera comunità. Grande attenzione, come al solito, è stata posta al tema del rilancio socio-economico, con un sostegno alle imprese che sono state danneggiate dalla pandemia nonostante i tanti sforzi effettuati per ripartire dopo il sisma. Ringrazio il Comune dell’Aquila con il quale è stata portata avanti una decisiva azione sinergica”.
Soddisfatto anche Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento Casa e Responsabile della Struttura di missione Sisma 2009 per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile. "Le notizie che provengono dalla riunione odierna del CIPE sono ottime per il territorio abruzzese. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha infatti autorizzato lo stanziamento complessivo di 38,5 milioni richiesto dalla Struttura di missione Sisma 2009 formulata in collaborazione con gli Uffici speciali per la ricostruzione de L’Aquila e dei Comuni del cratere, la Regione Abruzzo e gli enti locali del territorio. La notizia più importante è che circa 23 milioni saranno destinati alla ricostruzione delle scuole dell’Aquila e dei comuni del cratere secondo il piano scuole seconda annualità".
E’ da sottolineare - aggiunge Curcio - la decisione sullo stanziamento di 6,5 milioni nell’ambito del Programma Restart per le imprese abruzzesi che in questo momento di grande emergenza dovuta alla pandemia da Covid 19 si trovano a fronteggiare una situazione molto difficile. "Questa decisione dimostra quanto sia importante coniugare gli aspetti di ricostruzione pubblica e privata con gli aspetti di sviluppo del territorio, che rappresentano essi stessi un pezzo importanti di ricostruzione".