La rete dei coworking d'Abruzzo e delle iniziative a sostegno dello smart working è stata al centro di una conferenza stampa che, questa mattina, a Pescara, nei locali di FIRA Station, hanno tenuto l'assesore al Lavoro, Piero Fioretti, ed il presidente della FIRA, Alessandro Felizzi.
Si tratta di una realtà in continua evoluzione che in Italia conta circa 360 spazi e si prevede che, entro il 2024, sarà scelta da circa il 38 per cento dei lavoratori. A FIRA Station, ospitata all'interno della stazione ferroviaria di Pescara, sono operative ben 60 postazioni utilizzate da giovani professionisti, freelance e titolari di piccole aziende individuali. "L'idea vincente - ha esordito l'assessore Fioretti - è che, al di là della condivisione degli spazi, si creino le condizioni per una contaminazione virtuosa di idee e progetti che possono arrivare ad incidere in termini sensibili anche sull'occupazione. Come Regione, - ha aggiunto Fioretti - non possiamo che incoraggiare questi sistemi di interconnessione tra giovani che iniziano un'attività imprenditoriale e professionisti che magari, in fase di avvio, non hanno strumenti economici adeguati e quindi partono con innegabili difficoltà a farsi conoscere sul mercato del lavoro. Sto lavorando anche ad un percorso per arrivare ad un riconoscimento ufficiale del coworking - ha proseguito - e, in particolare, penso ad un albo del coworking che offra garanzie certificate sulle professionalità presenti in questo ambito".
Fioretti, tra l'atro, ha anche parlato della possibilità di indirizzare sul coworking risorse specifiche del Fondo Sociale Europeo (FSE) e di creare un meccanismo legato alla concessione di voucher per l'accesso a spazi di coworking. All'incontro hanno preso parte anche alcuni giovani protagonisti di esperienze di coworking come Riccardo Cicerone, Cesare Di Flaviano e Sara Cicchelli.
Assente giustificato il vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Santangelo, che sta sostenendo l'assessore Fioretti nel progetto di valorizzazione di questo sistema innovativo di lavoro. "Abbiamo voluto esporre il percorso fin qui fatto sulla strada dell'innovazione a sostegno dei giovani professionisti, startupper e neo imprenditori nella promozione del coworking", ha fatto sapere Santangelo.
"L'obiettivo è quello di dar vita a una 'rete di spazi di lavoro condiviso' a vantaggio dell'autoimprenditorialità - ha aggiunto - Se vogliamo capire i coworking di oggi dobbiamo tornare con la memoria alle botteghe rinascimentali, ambienti polifunzionali che radunavano persone esperte e specializzate insieme a giovani apprendisti volenterosi e di talento. Questi spazi comuni sono luoghi dove le persone si ritrovano per lavorare, sperimentare, imparare in una logica di condivisione e di contaminazione tra vita e lavoro, cliente e fornitore, imprenditore e apprendista".
Come accennato da Fioretti, l'idea - mutuata sulla falsa riga di quanto si sta facendo il Lombardia e Toscana - prevede dei voucher 'spendibili' nei coworking e in specifici percorsi formativi, possibilmente riconosciuti dalla Regione Abruzzo. "Queste nuove modalità di lavoro stanno sempre più prendendo piede anche nel nostro Paese e rappresentano un vantaggio in termini economici sia per il lavoratore che per l'impresa. Anche l'ambiente ci guadagna con un abbattimento delle emissioni di CO². Il cosiddetto 'lavoratore agile' potrà svolgere l'attività da casa o in spazi di coworking con orari flessibili, gestendo al meglio la propria vita privata, con minore stress e maggiore gratificazione purché abbia uno smartphone e una buona connessione internet". Ha concluso Santangelo: "Vogliamo sostenere questi 'spazi comuni' perché rappresentano un bene pubblico che si inserisce nella logica dell'economia circolare innescando un circuito virtuoso a tutto vantaggio dell'imprenditoria regionale e non solo".