La Banca d'Italia ha disposto lo scioglimento degli organi con funzione di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Bari, sottoponendo la stessa alla procedura di amministrazione straordinaria per via della cattiva gestione finanziaria e dei troppi crediti deteriorati dell'istituto.
E trema anche l'Abruzzo. La Banca Popolare di Bari, infatti, nel 2014 ha acquisito Banca Tercas di Teramo che ha portato nel gruppo oltre 250mila clienti e 4.5 miliardi di raccolta, 750 milioni di perdite e 1,4 miliardi di sofferenze.
Bankitalia ha nominato Enrico Ajello e Antonio Blandini commissari straordinari e Livia Casale, Francesco Fioretto e Andrea Grosso componenti del comitato di sorveglianza.
Il deputato teramano del Movimento 5 stelle Antonio Zennaro, membro della Commissione finanze e rappresentante del collegio di Teramo alla Camera, ha reso noto che "sta seguendo con grande apprensione la vicenda del commissariamento della Popolare di Bari, molto presente attraverso l’ex banca Tercas sul territorio abruzzese. Già nei mesi scorsi avevo denunciato la scarsa attenzione dei vertici dell’istituto a politiche di sviluppo per il nostro territorio e per il sistema produttivo, ora il commissariamento da parte di Bankitalia ne certifica plasticamente tutte le difficoltà". E ha aggiunto: "Le priorità dovranno essere il mantenimento e la difesa dei livelli occupazionali e la piena tutala degli interessi dei risparmiatori. Sembra sempre più necessario un intervento statale, che come in questo caso potrebbe essere il punto di partenza per la creazione di una banca pubblica per il mezzogiorno, dedicata a famiglie e piccole e medie imprese, troppo spesso escluse dal sistema creditizio".
"Il commissariamento della Banca Popolare di Bari rappresenta per l'Abruzzo un momento di forte criticità per l'economia", ha sottolineato il governatore Marco Marsilio. "A questo punto il Governo, mettendo da parte le beghe interne, deve intervenire con la massima urgenza al fine di dare garanzie riguardo i livelli occupazionali e riportare tranquillità ai tanti risparmiatori, che in queste ore non sanno cosa può accadere. Il sistema bancario abruzzese in un recente passato ha vissuto la scomparsa delle casse di risparmio di Teramo e di Pescara. Sembrava che l'intervento della Banca Popolare di Bari potesse portare giovamento. Oggi, al contrario il sistema creditizio abruzzese è in forte crisi e non può permettersi la perdita di una banca che comunque rimane riferimento del territorio. La situazione critica della Banca Popolare di Bari ha forti ripercussioni nella nostra regione dove gli sportelli ex Tercas ed ex Caripe sono dislocati in molti paesi anche dell’Abruzzo interno", ha ribadito Marsilio. "I parlamentari abruzzesi, a cominciare da quelli che sostengono il Governo, difendano gli interessi degli abruzzesi in Parlamento e si diano da fare perché vengano subito adottati provvedimenti risolutivi".
In mattinata sono intervenuti anche i consiglieri regionali Sandro Mariani (Abruzzo in Comune) e Dino Pepe (PD). "Ieri, prima che le gravi difficoltà della Banca Popolare di Bari diventassero fatto notorio – le parole di Mariani - ho depositato una mozione finalizzata ad intraprendere tutte quelle iniziative utili e necessarie alla tutela degli standard occupazionali nel teramano, alla salvaguardia dei risparmiatori, nonché a dare impulso alla costituzione di una banca regionale. I risvolti di questa vicenda sul nostro territorio potrebbero trasformarsi in dramma, per questo ho voluto sollecitare la massima attenzione e richiamare all'urgenza di una discussione seria il Governo regionale dell’Abruzzo. È necessario che il Presidente della giunta regionale si impegni ad acquisire immediatamente i dati di ricaduta sulla nostra comunità della imminente ristrutturazione aziendale che la Banca Popolare di Bari certamente dovrà mettere in campo e che assume profilo di maggiore severità sotto la guida dei Commissari. E altresì urgente farsi garanti istituzionali per scongiurare gli effetti deleteri che si avrebbero in termini di servizi e occupazione sull’intero territorio e adoperarsi per tutelare i piccoli azionisti abruzzesi e i numerosi risparmiatori".
Chiede che vengano innanzitutto tutelati risparmiatori, piccoli azionisti e livelli occupazionali, Dino Pepe: "Il Commissariamento della Banca Popolare di Bari da parte di Bankitalia è una notizia che, come era facile prevedere, sta iniziando a creare una certa destabilizzazione nel nostro territorio, soprattutto tra i risparmiatori - ha sottolineato il consigliere dem - da parte mia sto seguendo la vicenda con grande attenzione e, nei prossimi giorni, solleciterò assieme al Partito un interessamento del Governatore Marsilio affinché si possano acquisire tutte le informazioni necessarie ad aprire, in Consiglio Regionale, un dibattito serio e chiarificatore, che ci consenta di tranquillizzare tutti gli abruzzesi. La priorità dovrà essere, manco a dirlo, la difesa dei risparmiatori, dei piccoli azionisti e dei livelli occupazionali, perché questa realtà è fortemente ancorata al territorio teramano ed abruzzese e non è giusto che questi paghino ulteriormente dazio".