Lunedì, 02 Marzo 2020 17:35

Abruzzo, la protesta di Marsilio: "Grave ritardo del governo sulle Zes"

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A margine della cabina di regia sul Patto di sviluppo che è tornata a riunirsi oggi a Roma, il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha chiesto al Ministro Provenzano e al Dipartimento di coesione “di chiudere definitivamente la questione delle Zone Economiche Speciali. Attendiamo ormai da sei mesi un pronunciamento positivo che autorizzi la ZES abruzzese, siamo arrivati a marzo e questo pronunciamento ancora non si vede”, si è lamentato Marsilio.

“Malgrado la Regione Abruzzo abbia sollecitato riunioni e chiarimenti, oggi il Ministro Provenzano e il Dipartimento della Coesione mi riferiscono che sono ancora in attesa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze produca le proprie risposte alle nostre osservazioni. Rispetto le osservazioni del MEF, la Regione Abruzzo ha risposto positivamente accogliendole già dal mese di luglio e quindi non ci possono volere otto mesi per rispondere e chiudere questa pratica. Il territorio ha bisogno di investimenti, il settore produttivo abruzzese merita di essere messo al pari delle altre regioni del sud ,che hanno la ZES già approvate e utilizzate come fondamentali strumenti di rilancio dell’economia. Quindi - ha concluso Marsilio - continueremo a tallonare i ministeri competenti e il Governo perché l’Abruzzo abbia le risposte che si aspetta”.

Marsilio ha inteso intervenire anche in merito alla costituzione della struttura Commissariale per il Gran Sasso, precisando che la Regione Abruzzo, su richiesta del Commissario Corrado Gisonni, ha già messo a disposizione una sede per gli uffici della struttura a L’Aquila. Gli assessori Emanuele Imprudente e Guido Liris, su mandato del Presidente, hanno nelle scorse settimane individuato locali idonei negli uffici di proprietà regionale in via Salaria est. “Ciò che manca, e che il commissario ha giustamente lamentato – ha tenuto a precisare il presidente della Regione Abruzzo – è il DPCM per costituire la struttura commissariale e individuare un ufficio anche a Roma, utile per garantire i necessari raccordi istituzionali con Governo e Ministeri. La Regione Abruzzo ha fatto e continuerà a fare tutto ciò che le compete per risolvere la crisi dell’acquifero del Gran Sasso. Ci auguriamo – ha concluso il governatore - che anche il Governo, a distanza di cinque mesi dalla nomina del Commissario e nove mesi dall'approvazione della legge che lo ha istituito, comprenda l’urgenza e la necessità di andare avanti senza ulteriori ritardi”.

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