Tares, il Comune dell'Aquila tenta di correre ai ripari. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, con l'arrivo delle bollette di conguaglio 2013 del nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi e le interminabili file negli uffici di via Roma con i cittadini infuriati a chiedere chiarimenti, l'assessore al bilancio Lelio De Santis e il dirigente del settore Fabrizio Giannangeli hanno annunciato - stamane - che il pagamento del conguaglio potrà essere rateizzato e che per venire incontro alle esigenze dei cittadini gli uffici preposti saranno aperti tutte le mattine - dalle 11:00 alle 13:30 - e il mercoledì pomeriggio dalle 15:30 alla 17:30.
Un passo indietro. La nuova tariffa Tares è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo di servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, e da una quota rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e alla entità dei costi di gestione. Alla tariffa determinata si applica, poi, una maggiorazione di 0,30 euro/mq a copertura dei costi di servizio indivisibili dei comuni.
I cittadini dell’Aquila hanno già pagato due rate: il 31 agosto e il 31 ottobre, soluzioni di eguale importo pari ad 1/3 della vecchia Tarsu. Poi è arrivato il temuto conguaglio. Ed era chiaro da tempo che si sarebbe trasformato in un salasso per i cittadini. Infatti, pur restando bloccata - nel passaggio da Tarsu a Tares - la cifra di 8 milioni e 300mila euro che bisogna sborsare ( sul totale di 14milioni e 500mila euro previsti nel piano finanziario prodotto da Asm, i restanti 6milioni e 200mila euro sono stati infatti sanati con parte dei 26milioni trasferiti al Comune con i fondi previsti nella Legge di stabilità del 2012, contributo straordinario sulla base dei maggiori costi sostenuti e delle minori entrate conseguite per via del sisma ), sono diminuite e di molto le utenze: dalle 33mila del 5 aprile 2009, alle 22mila di questi giorni.
Non è difficile capirne i motivi: semplicemente, molte utenze non sono state riallacciate dopo il terremoto. Non solo: sono diminuiti anche i mq imponibili, visto che molti cittadini abitano negli alloggi dei progetti C.A.S.E. o villaggi M.A.P., spesso più piccoli delle abitazioni originarie. L’amministrazione ha invocato a lungo un intervento del Governo, proponendo anche un emendamento alla Legge di stabilità decaduto, però, al momento in cui l'esecutivo ha deciso di porre la fiducia.
Dunque, il conguaglio che ha scatenato la rabbia dei cittadini. "Considero la tassazione insopportabile", ha sottolineato l'assessore De Santis. "Comprendiamo la preoccupazione dei cittadini, ognuno di noi - però - deve mantenere la calma e il rispetto per l'ufficio e per gli impiegati del Comune dell'Aquila chiamati, in questi giorni, a gestire una vera e propria emergenza".
"Non voglio passare per l'esattore del Comune", ha incalzato l'assessore al bilancio. "Detto che il recepimento della nuova tassa era obbligatorio, dobbiamo comunque essere in grado di governare i processi e di adeguare i nostri comportamenti amministrativi alle esigenze dei cittadini. Per questo, abbiamo deciso di aprire al pubblico gli sportelli di via Roma tutte le mattine, con un ulteriore sacrificio dei nostri dipendenti. Inoltre, la Giunta ha deliberato nella giornata di ieri la rateizzazione di quanto dovuto, in questo modo:
- da 150 a 400 euro, in 3 rate mensili;
- da 401 a 1000 euro, in 4 rate mensili;
- da 1001 a 1500 euro, in 5 rate mensili;
- da 1501 in avanti, in 6 rate mensili".
Poi, l'ultima carezza ai cittadini: "Il termine dei 30 giorni per il pagamento del conguaglio, se non si farà ricorso alla rateizzazione, non deve considerarsi perentorio. Si può pagare anche con qualche giorno di ritardo".
A spiegare nel dettaglio la delibera di Giunta, ci ha pensato il dirigente Fabrizio Giannangeli: "Da martedì - ha chiarito - saranno disponibili al sito internet del Comune dell'Aquila i moduli da scaricare per accedere alla rateizzazione del pagamento. I contribuenti interessati - potenzialmente - dalle fasce che abbiamo istruito sono circa 14mila. Chi vorrà accedere all'agevolazione dovrà presentare una autodichiarazione - penalmente rilevante - che attesti il temporaneo disagio ecomico e, dunque, l'impossibilità del pagamento in una unica soluzione. Provvederemo poi ai controlli a campione, per almeno il 20% delle richieste che perverranno ai nostri uffici. Evidentemente, potranno accedere alla rateizzazione soltanto i cittadini che hanno già versato le prime due rate della Tares 2013".
Giannangeli ha poi inteso sottolineare che "il margine di manovra del Comune dell'Aquila, rispetto al tributo, è assolutamente minimo. Per fasce demografiche territoriali - Nord, Centro e Sud, con L'Aquila che ad oggi rientra nella fascia centrale - il Ministero ha previsto dei margini minimi e dei margini massimi per le 30 categorie di utenze non domestiche e per le 6 categorie di utenze domestiche (per intenderci, i nuclei familiari da 1 a 6 componenti e oltre). Possiamo modulare i parametri - argomentando la scelta, naturalmente - da un minimo del 10% ad un massimo del 90%. Detto questo, la distinzione tra costo del servizio della raccolta per le utenze domestiche e non domestiche la decide l'Asm: nell'ambito di questa differenziazione, il Comune ha margine per intervenire ma anche mettendo al massimo o al minimo i coefficenti l'importo della Tares si sfasa davvero di pochissimi euro al metro quadro. La scelta, infatti, è stata fatta a monte dallo Stato".
Conclusioni a Lelio De Santis: "Vorrei mandare un messaggio di disponibilità a tutti i cittadini. E vorrei invitarli, però, a pagare quanto dovuto. Vale per le famiglie, evidentemente, e vale per i commercianti: dopo le proteste delle settimane passate, abbiamo istituito un tavolo tecnico che sta avando esiti positivi. Abbiamo concordato con le varie associazioni - per quanto possibile - piccole modifiche alle aliquote con una particolare attenzione agli esercizi commerciali più piccoli. Aumentando del 10 - 20% massimo, le aliquote a banche, supermercati, Case di Cura in generale. Questo lavoro porterà a realizzare - nelle prossime ore - un protocollo d'intesa, che coinvolga anche Confindustria. Tutti sono chiamati a collaborare: stiamo individuando, per esempio, spazi commerciali non denunciati e, grazie al lavoro degli uffici, abbiamo già scovato oltre 30mila metri quadrati non dichiarati. Dunque, invitiamo le associazioni di categoria ad aiutarci a recuperare l'evasione. Allargando la platea dei paganti, ovviamente, si ridurrebbe il carico per le famiglie".