“Sono costretto, mio malgrado, ad intervenire in merito alla preoccupante situazione del call center Tecnocall di Monticchio, dove i 110 lavoratori hanno urgente necessità di essere seriamente rassicurati, non a parole, ma con la concretezza che deriva dal mantenere costante la commessa da pare dell’Acea”.
Così Roberto Santangelo, vice presidente vicario del Consiglio regionale a margine del sit-in di protesta degli addetti del call center aquilano tenutasi, ieri mattina, davanti all’Emiciclo.
“Ho ascoltato e raccolto l'appello dei lavoratori della Tecnocall che temono il perdurare dei bassi volumi della commessa Acea, al di sotto, comunque, dei livelli del bando di gara, e che a causa di ciò si possa generare nel tempo il rischio concreto di un taglio sulle unità lavorative impiegate nel call center di Monticchio. Non possiamo accettare una tale possibilità perché – ha aggiunto Santangelo - il territorio aquilano non può permettersi di perdere nemmeno un solo posto di lavoro in una situazione lavorativa che si è ulteriormente aggravata a seguito della crisi economica e sociale dovuta al Covid-19.”
“Ricordo che la Tecnocall è un’azienda di imprenditori abruzzesi che in fase di clausola sociale ha compiuto un grande sforzo per mantenere la massima occupazione possibile sul territorio e che, quindi, deve essere sostenuta con ogni azione possibile.”
“Pertanto invito tutte le istituzioni, Prefetto, Regione e Comune, a farsi parte attiva affinché si convochi un tavolo di confronto, così come richiesto anche dalle organizzazioni sindacali, dove riunire tutti i soggetti coinvolti, in primis la committenza ACEA, per definire e dare certezza al futuro dei 110 lavoratori e alle loro rispettive famiglie.”
A lanciare l'allarme, pochi giorni fa, i segretari provinciali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil Marilena Scimia, Antonio De Simone e Piero Francazio. "Da dicembre 2019 Tecnocall gestisce il mercato tutelato commessa Acea occupando circa 110 lavoratori nella sede aquilana - avevano scritto i segretari in una nota congiunta - All’incontro tenutosi con le organizzazioni sindacali Slc Fistel e Uilcom, l’azienda ha comunicato la persistente mancanza di volumi di lavoro che effettivamente non sono mai arrivati nel sito aquilano. Se tale situazione dovesse persistere - avevano sottolineato i sindacati - ci sarebbero senz'altro delle ripercussioni sul perimetro occupazionale".