Venerdì 9 aprile sciopero dei lavoratori del contact center Inps. A promuoverlo le segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. All’Aquila ad incrociare le braccia saranno circa 500 lavoratori.
Al centro della protesta il processo di internalizzazione dei lavoratori del servizio di contact center di assistenza all’utenza, come disposto nella Legge n.128 del 2 novembre 2019, rispetto al quale le sigle sindacali hanno espresso dubbi e chiesto chiarimenti.
“Purtroppo - si legge in una nota congiunta Cgil Cisl e Uil - perdura il silenzio della dirigenza dell’Inps rispetto alle legittime domande espresse sul processo di internalizzazione del servizio di Contact Center di assistenza all’utenza. A 8 mesi dal dichiarato realizzarsi dell’internalizzazione le lavoratrici ed i lavoratori interessati ancora non hanno alcuna visibilità sulle regole che dovranno presidiare l’assunzione di tutte le persone impegnate sul servizio. Questa situazione sta creando, e sempre più creerà laddove non risolta, problemi nella gestione quotidiana dell’attività oltre che evidenti ansie e preoccupazioni fra i lavoratori”.
“Prendiamo atto che il Presidente dell’Istituto continua a ripetere che l’operazione si farà ma sfugge al confronto sulle regole. Per estrema chiarezza”. Per le organizzazioni sindacali il tema delle regole è importantissimo perché, si legge ancora nella nota, “la questione non è più se debba nascere la società in house che internalizza il servizio, ma che l’internalizzazione deve garantire tutte le persone impegnate sulla commessa, nessuna esclusa, così come già avvenuto a fine novembre 2019 con l’applicazione della clausola sociale nel passaggio dei lavoratori dai fornitori uscenti verso i nuovi entranti Comdata e Network Contact”.
“Ricordiamo - proseguono i sindacati -che in tale occasione, grazie all’intensa azione sindacale, non solo fu garantita la continuità occupazionale per l’intero perimetro, ma per diverse centinaia di lavoratori operanti da anni presso cooperative sociali che applicavano il loro CCNL di riferimento fu ottenuta l’applicazione del CCNL TLC, con evidenti miglioramenti normativi ed economici. L’attuale atteggiamento dell’Inps, fatto di annunci ma senza dare ai lavoratori visibilità delle regole concrete che governeranno il loro passaggio verso la nuova realtà, non è ammissibile né giusto nei loro confronti”.
“Pur consapevoli dell’importanza sociale di questo servizio, e essendo ormai i tempi molto stretti, le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel CislI, Uilcom Uil indicono per il giorno 9 aprile 2021 un’ora di sciopero a fine turno delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati sulla commessa Inps al fine di portare la dirigenza dell’Istituto ad aprire urgentemente il confronto sui criteri con i quali verrà realizzata l’internalizzazione”.
Le segreterie provinciali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, hanno promosso assemblee con tutti i lavoratori per domani, giovedì 8 aprile.
A L’Aquila anche l’Ugl Telecomunicazioni ha aderito allo sciopero. “Il motivo dello sciopero - si legge in una nota firmata da Venanzio Cretarola e Francesca Fantasia, rispettivamente segretario regionale e segretaria provinciale Ugl telecomunicazioni - è il grave ritardo delle attività amministrative e gestionali propedeutiche all’attivazione ex novo di una impresa di oltre 3.000 addetti e 12 sedi operative a livello nazionale indispensabili per il pieno rispetto della legge del 2019 che prevede l’affidamento diretto del Contact Center a partire dal 1 dicembre 2021 a SISPI spa, una società interamente partecipata dalla stessa Inps”.
“Si tratta - spiegano i sindacalisti - dell’attivazione della trasformazione della attuale piccolissima struttura in una grande impresa con oltre 3.000 addetti e 12 sedi operative a livello nazionale. Lo sciopero ha inoltre lo scopo - aggiungono Cretarola e Fantasia - di ottenere informazioni complete sul numero degli attuali addetti e di fare chiarezza sulla procedura di assorbimento di tutti i lavoratori da anni impegnati nel servizio (di cui 560 a L’Aquila) da parte della società partecipata, chiarendo da subito che tutti gli attuali addetti hanno diritto all’applicazione della clausola sociale che prevede la piena continuità occupazionale. Siamo preoccupati dalla risposta di Inps che ha addirittura dichiarato di non conoscere il numero degli attuali operatori del servizio. Informazione invece nota all’azienda che ce lo ha comunicato in due occasioni”.
“I lavoratori effettueranno dunque un primo sciopero di un’ora venerdì 9 aprile 2021 con due obiettivi: tutela della qualità del servizio pubblico nazionale, correggendo l’attuale organizzazione del lavoro di Comdata puntata esclusivamente sulla quantità e non sul contenuto dei contatti con la cittadinanza; garanzia dell’applicazione della clausola sociale di salvaguardia di tutti gli attuali occupati nel Contact Center Inps”.