I presidenti di Marche, Francesco Acquaroli, Abruzzo, Marco Marsilio, Molise, in rappresentanza del presidente Donato Toma era presente l’assessore ai Trasporti Quintino Pallante e Puglia, Michele Emiliano, hanno partecipato a Bari al secondo appuntamento di MMAP (Marche Molise Abruzzo Puglia) – Nuove direzioni per unire l’Italia con un grande progetto strategico per lo sviluppo della Dorsale Adriatica centro meridionale. Per la Regione Puglia erano presenti anche l’assessore ai Trasporti Anita Maurodinoia e il direttore del dipartimento trasporti, Vito Antonacci.
Il coordinamento delle Regioni ha messo al centro della discussione il processo di revisione della rete TEN-T a livello europeo e nazionale, con un focus sulla dorsale adriatica e sulle reti trasversali. "Si tratta – ha detto il presidente Emiliano – di un accordo politico importantissimo per colmare un deficit di programmazione sulla linea adriatica da parte dell’unione europea. E’un gesto molto rilevante: stiamo lavorando sia con l’unione europea che con il governo italiano per riconoscere la centralità delle città e delle regioni adriatiche anche nel rapporto con la linea tirrenica. Si tratta finalmente di dare a questi territori con una identità culturale, economica e sociale molto ben definita, la connessione complessiva con tutta l’Italia e l’Europa. Un gesto politico tra regioni di orientamento politico diverso ma unitissime nella costruzione del futuro delle proprie comunità. Chiederemo comunque al governo italiano di completare questo disegno attraverso il finanziamento dell’autostrada da Bari a Lecce, che per noi rimane assolutamente centrale. Stiamo immaginando che l’eventuale utilizzo dei fondo del Pnrr per il completamento di queste opere con la sostituzione delle fonti di finanziamento con il Pnrr consenta di usare le risorse liberate per realizzare il nodo autostradale, perché non è possibile che una delle regioni più importanti d’Italia sia coperta dall’autostrada solo per metà".
Secondo il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, "il progetto rimette al centro la Dorsale Adriatica, sia per quanto riguarda l’autostrada che la ferrovia e soprattutto restituisce alla piattaforma logistica delle merci dell’Adriatico un ruolo essenziale rispetto all’Italia e all’Europa intera. Parliamo di una visione complessiva, di una sfida che va raccolta dalle Regioni unite. Viviamo un momento storico unico e irripetibile grazie alle risorse del PNRR e della nuova programmazione europea e questa occasione va colta con decisione. Sono orgoglioso e fiero di partecipare ad una iniziativa in grado di risollevare un territorio accomunato dalla grande capacità attrattiva sia in termini di turismo, storia, cultura, artigianato, enogastronomia, paesaggi che per la sua qualità della vita".
"Questa intesa sta generando ottimi risultati e ha l'obiettivo di colmare il divario infrastrutturale presente nelle nostre regioni - ha spiegato il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio durante l'incontro - Dalle Marche alla prima parte della Puglia, un tratto di infrastrutture fondamentale per lo sviluppo del territorio è stato cancellato dalla strategia europea. Questa assenza - ha aggiunto Marsilio - per decenni ha fatto perdere competitività alle nostre imprese rispetto invece al versante tirrenico. E pertanto la nostra proposta complessiva, che abbiamo elaborato insieme con le regioni Marche, Molise e Puglia, e presentato al Governo per la fase negoziale con la Commissione europea, ha consentito di elaborare un progetto di sviluppo reale e concreto che porterà sicuramente benefici in futuro".
L’assessore ai trasporti del Molise, Quintino Pallante, ha aggiunto che "va un grazie al presidente Emiliano e agli altri presidenti perché questa iniziativa mette insieme in maniera sinergica le forze di quattro regioni. La questione dei trasporti è una questione planetaria non solo per lo sviluppo ma anche per la cultura. 4mila molisani ogni anno si dirigono fuori dalla nostra regione per altre mete. E’ come se sparisse ogni anno un comune. Confidiamo che questa iniziativa non solo abbia quindi un sostegno economico e che dia un sostegno economico alla nostra regione, ma soprattutto conservi i nostri valori. La connessione con la Puglia, con l’Abruzzo e naturalmente con le altre regioni sarebbe un’occasione storica da non perdere anche per utilizzare i fondi del Pnrr. Serve il sostegno governativo con un affidamento di risorse, senza fare affidamento solo a un criterio numerico che ci penalizzerebbe da soli viste le nostre dimensioni".
Per l’assessore pugliese ai Trasporti, Anita Maurodinoia, "le 4 regioni oggi consolidano le intese già sottoscritte per il corridoio adriatico 2 anni fa a Pescara. Stiamo riparlando di un progetto strategico che potrà portare anche la alta capacità ferroviaria e autostradale fino a Lecce".
ll progetto MMAP – ha spiegato il direttore del dipartimento Trasporti della Regione Puglia, Vito Antonacci – è un patto siglato tra 4 regioni marcando una volontà politica, "ovvero riconnettere e ricucire queste 4 regioni dimenticate negli anni addietro nella riconnessione della dorsale adriatica. L’anello non si chiudeva da Ancona a Bari e abbiamo così chiesto una rimodulazione del regolamento per ricucire ferrovia, strade, porti. Oggi siamo all’ultimo step perché la Commissione UE validi la modifica e inserisca la dorsale adriatica nella rete TEN- T con l’avallo del Governo nazionale".
La strategia dell'Abruzzo
Come avevamo già spiegato nei giorni scorsi, la strategia della giunta regionale è chiara: lavorare al completamento della Rete TEN-T lungo la costa adriatica - sul collegamento trasversale Tirreno-Adriatico è difficile che l'Europa decida di investire, ha spiegato nei giorni scorsi Marsilio - agganciata al progetto di collegamento ferroviario veloce Pescara-Roma passante per Sulmona e Avezzano lungo la zes, la zona economica speciale.
Una strategia che 'marginalizza' le aree interne dell'aquilano e del teramano.
"Siamo alla vigilia dell'esame della nostra proposta, abbiamo buone possibilità che possa essere accolta ed entrare nel corridoio delle reti Ten-T nonostante qualche resistenza", ha ribadito Marsilio a margine dell'incontro. "Qualora non dovesse essere accolta, o solo parzialmente, abbiamo a disposizione il nuovo ciclo dei fondi europei di coesione e le risorse statali che daranno comunque risposte, come ad esempio il potenziamento della tratta ferroviaria sulla costa adriatica e delle 'trasversali' (rete ferroviaria Pescara-Roma). Credo che questo gioco di squadra istituzionale - ha concluso Marsilio - sia un buon modello per fornire concretezza ai cittadini e realizzare nuove infrastrutture sul territorio".