Giovedì, 24 Luglio 2014 16:12

Assemblea cittadina: tributi comunali anche sui fabbricati inagibili?

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"In merito ai tributi comunali, l’anno in corso presenta un diverso scenario rispetto al 2013".

A denunciarlo è l'Assemblea cittadina dell'Aquila, che spiega: "E’ apparso un nuovo tributo: l’Imposta Comunale Unica (IUC). Tale contributo si compone dell’IMU, dovuta dal proprietario d’immobili, escluse le abitazioni principali, ad eccezione di quelle dichiarate di lusso, e di una componente riferita ai servizi, che a sua volta si articola nella TASI, per i servizi indivisibili a carico sia del proprietario che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella TARI, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore".

Ebbene, l'Assemblea cittadina evidenza la problematica legata proprio alla TASI e alla situazione di inagibilità degli immobili a seguito del sisma: "Per tale tributo - si legge in una nota - la base imponibile è quella dell’IMU, con aliquota di base pari all’1 per mille. Diversamente dall’IMU però, per la quale è stata prevista l’esenzione, in caso di immobili inagibili (normata dall’ articolo 6 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, integrato dall’articolo 4, comma 5-octies, del decreto legge 2 marzo 2012, n.16), a tutt’oggi non esiste una norma simile che esenti dalla TASI i predetti fabbricati".

Dunque, poiché la TASI si applica anche alla abitazioni principali, a carico sia del proprietario che dell’occupante, "potrebbe verificarsi che i cittadini proprietari di un fabbricato inagibile debbano provvedere a pagare un doppio contributo: per la casa inagibile e, se si trovano nel Progetto C.A.S.E., nei MAP, in affitto con l’autonoma sistemazione, o concordato, o Fondo Immobiliare, per la casa che occupano temporaneamente. Ad oggi, il Comune dell’Aquila non ha ancora approvato il Regolamento e le tariffe".

L'auspicio dell'Assemblea cittadina è che, nel procedere all’approvazione, "si tenga conto della problematica illustrata: i cittadini terremotati non sono in grado di sopportare i costi di doppie imposizioni. Ci auguriamo inoltre che al tributo che i cittadini andrebbero a pagare, laddove le case sono tornate agibili, per i servizi indivisibili (come manutenzione strade e illuminazione), sia come utilizzatori che come proprietari, corrisponda un reale servizio per la collettività, stante lo stato di incuria, abbandono e degrado cui sembra essere stata condannata la nostra città".

 

Ultima modifica il Giovedì, 24 Luglio 2014 16:21

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